venerdì 28 novembre 2008

Enel, un miliardo nel solare maxi-impianto a Catania

L'Enel guidata da Fulvio Conti si allea con Sharp in una joint venture per l´energia solare, nella realizzazione di impianti fotovoltaici e per la costruzione di uno stabilimento di pannelli solari a Catania (attivo a metà 2010). Nell´accordo dovrebbe entrare anche Stm, partner "manifatturiero". Per Enel l´investimento complessivo nel progetto è di 1,3 miliardi di euro. Intanto l'Eni di Paolo Scaroni continua a promuovere il suo programma di efficienza energetica

Pannelli solari sempre più efficienti

Un nuovo metodo per aumentare la efficienza delle celle solari viene ancora una volta dagli Stati Uniti, ma questa volta il risultato è stato raggiunto grazie a una simulazione al computer seguita da test di laboratorio, grazie al lavoro dei fisici e ingegneri del MIT di Boston.
Utilizzando infatti la modellizzazione di un’enorme gamma di tecniche avanzate di produzione di chip, gli studiosi sono riusciti ad applicare un rivestimento antiriflesso sulla sua parte frontale e una combinazione di rivestimenti riflettenti multistrato a formare una griglia di diffrazione sulla parte posteriore di film ultrasottili in silicio, arrivando a calcolare una potenza in uscita che rende conto di una efficienza che si avvicina al 50 per cento.
Gli strati attentamente progettati e deposti sulla parte posteriore della cellula determinano un più lungo cammino di riflessione della luce all’interno dello strato di silicio, lungo il quale la radiazione luminosa ha più tempo per depositare la sua energia e quindi per produrre corrente elettrica.

giovedì 27 novembre 2008

La Provincia di Milano installerà in cento istituti superiori impianti fotovoltaici da 20 Kw

Il progetto della Provincia di Milano di dotare 100 scuole superiori di un impianto fotovoltaico da 20 Kw integrando architettonicamente i pannelli negli stessi edifici scolastici, è stato scelto dal ministro Brunetta come "best practice" da imitare. Tenuto conto del fatto che la durata di un impianto è stimata in 25 anni, lo stesso produrrà nel corso della sua vita almeno 500mila Kwh da pura energia solare.

Il fotovoltaico conquista il Vaticano

da Il Sole 24 Ore

È stata la prima udienza generale "ecologica" della storia del Vaticano, come titola l'Osservatore Romano. Per fornire elettricità all'Aula Paolo VI, contribuendo alle necessità energetiche dell'intero Vaticano, è infatti entrato in funzione l'impianto fotovoltaico realizzato sulle volte dell'edificio che ospita l'Aula Nervi: 2.400 moduli fotovoltaici installati in sostituzione dei vecchi pannelli di calcestruzzo «nel pieno rispetto dei volumi e dell'aspetto estetico del progetto originario» rimarca il Vaticano. E l'opera ha intanto conquistato il primo premio europeo Architettura Solare 2007-2008 per la sezione italiana (vedi anche il premio Eni Award 2008 con l'amministratore delegato Paolo Scaroni).L'impianto garantirà 300 megawattora annui di energia elettrica "pulita", che immessi nella rete vaticana consentiranno di evitare le emissioni di 225 tonnellate di anidride carbonica, con un risparmio di 80 tonnellate equivalenti di petrolio.L'ideazione, lo sviluppo e la realizzazione dell'opera si devono alla società tedesca SolarWorld Ag.

mercoledì 26 novembre 2008

Sviluppo fa rima con innovazione

da "Italia Oggi"

La crisi economica come opportunità di cambiamento e di innovazione. È questo il filo conduttore del terzo convegno organizzato dalla Rino Snaidero Scientific Foundation, che si è svolto a Majano (Udine).
All'incontro, dedicato al tema «Abitare la crisi economica», è intervenuto Edi Snaidero, presidente di Snaidero, azienda produttrice di cucine, che ha sottolineato la possibilità di interpretare la crisi come possibilità di miglioramento. Alberto Majocchi, docente di Scienza delle finanze e dal 2003 presidente dell'Istituto di studi e analisi economica (Isae), ha evidenziato l'importanza di un piano di sviluppo sostenibile e di instaurare una rete di collaborazioni internazionali che abbia come principi guida l'innovazione e la ricerca.
Per quanto riguarda i costi provocati dalla crisi Marco Fortis, vicepresidente della fondazione Edison, ha illustrato l'impatto del costo dell'energia su famiglie e imprese: dopo 20 anni di relativa stabilità, infatti, dal 2004 i costi dell'energia hanno subito un'impennata, provocata in gran parte dalla domanda asiatica.
La questione del costo dell'alimentazione è stata sviluppata da Paolo De Castro, già ministro dell'agricoltura, mentre Antonio Benzi, amministratore di Valdadige costruzioni, ha sottolineato la necessità di incrementare i requisiti di qualità, di sicurezza e di risparmio nel costruire le abitazioni per bilanciare con la qualità il maggiore costo.
Carlo Bogliotti di Slow Food ha proposto, riguardo all'alimentazione, il passaggio a un tipo di produzione agricola sistemica, capace di valorizzare le nicchie. Adriano Luci, presidente di Confindustria Udine, ha posto l'accento sulla necessità di potenziare la produttività e la ricerca e di aumentare gli investimenti nel marketing, per valorizzare come fattore di forza le nicchie. Anche Gianfranco Schiava, a.d. di Electrolux Zanussi, ha evidenziato come ricerca e innovazione siano elementi imprescindibili per favorire lo sviluppo.
Inoltre, Egidio Babuin e Felice Fanizza, direttori della Rino Snaidero Scientific Foundation, hanno presentato i risultati dell'ultimo anno di attività della Fondazione, in particolare del progetto Questions@bout Home, che ha come obiettivo lo sviluppo di nuove idee per la casa.

(vedi anche "L'impegno per lo sviluppo sotenibile", intervista a Paolo Scaroni ad dell'Eni)

A Casalvolone energia elettrica con erba e mais

da "La Stampa"

Il territorio di Casalvolone si conferma ad alta vocazione energetica. Sebbene l’iter progettuale per la centrale elettrica a cogenerazione da meno di 50 megawatt di potenza alimentata dall’olio di palma Jatropha destinata ad avviare in paese il teleriscaldamento è ancora in corso, in Consiglio comunale è approdato un altro progetto innovativo. Questa volta l’energia elettrica verrà prodotta da un impianto a biogas. «Ci è stato proposto da un’azienda agricola - dice il sindaco Ezio Piantanida - di realizzare una centrale elettrica da 1 megawatt alimentata da biogas prodotto dalla fermentazione del trinciato di mais e da oietto, l’erba che alimenta le vacche. Il mais viene prodotto e raccolto entro un raggio di 15 chilometri ed interessa gli agricoltori di Casalvolone, Biandrate, San Nazzaro Sesia, Villata che hanno aderito alla cessione del raccolto». I consiglieri sono stati chiamati ad approvare la convenzione decennale tra l’azienda che gestisce la centrale ed il Comune: «Il Comune incassa l’1,5 per cento annuo dei ricavi della vendita dell’energia elettrica al Gestore del sistema elettrico - dice il sindaco - per un controvalore di circa 33 mila euro. E’ stata formalizzata una fidejussione di 200 mila euro da utilizzare nel caso in cui ad attività cessata non venisse ripristinato il terreno alla stato precostruzione». L’area necessaria è già stata acquistata dalla società Rgb Piemonte. Non sarà soggetta a variazione urbanistica restando ad uso agricolo: «La superficie necessaria è di 22 mila metri quadrati - sottolinea il sindaco -. La centrale del costo di 4 milioni di euro sorgerà nelle vicinanze del Molino Oggiona, sulla strada verso Villata, poco lontano da una linea elettrica a 15 mila volts già presente che permetterà l’immissione in rete dell’energia. Gli agricoltori avrebbero a disposizione due raccolti in quanto il mais non è necessario che arrivi a maturazione. Il fabbisogno di mais si aggira sulle 200 tonnellate per un controvalore di 800 mila euro all’anno. Il mais viene macinato e messo a fermentare». Il progetto passerà in conferenza dei servizi. La maggioranza ha espresso sette voti favorevoli alla convenzione. Tra la minoranza, i consiglieri Sergio Negri e Roberto Quaglia hanno votato contro mentre l’ex vicesindaco Giovanni Crepaldi si è astenuto precisando che non «sono d’accordo sull’utilizzo del mais. Meglio sarebbe produrre biogas con il letame e non affamare il mondo utilizzando il mais per fini non alimentari».«In Germania gli impianti alimentati da biogas prodotto dalla fermentazione del trinciato di mais sono una tecnologia ormai matura e diffusa»: il sindaco di Casalvolone Ezio Piantanida rivendica la sostenibilità ambientale del nuovo progetto energetico che sorgerà sul territorio comunale. «Il mais verrà prodotto nei campi a non più di 15 chilometri dalla centrale di Casalvolone - sottolinea Piantanida -. La coltivazione rappresenterà un introito per tutti quegli agricoltori che aderiranno alla proposta fatta dall’azienda che gestisce la centrale».

martedì 25 novembre 2008

Sul clima buone nuove

Da l'Opinione

Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in un’audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Industria del Senato, sul pacchetto Ue clima-energia, ha dichiarato che è necessario “fare giustizia delle molte generalizzazioni che sono state fatte, spesso strumentalmente, per presentare il nostro Paese come quello che in ambito europeo remava contro l’impegno per l’ambiente”. Il Ministro ha aggiunto che verrà trovata una intesa nella riunione dei capi di Governo del prossimo mese di dicembre affinché “la battaglia europea per l’ambiente non veda battute d’arresto ma possa proseguire in una cornice di realismo e concretezza”. Parlando del pacchetto Ue clima-energia il Ministro ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro misto Italia-Germania per fare il punto sui settori di interesse comune per assicurare la competitività per quei settori a rischio delocalizzazione. Preso atto di queste precisazioni che superano le troppe semplicifazioni delle scorse settimane, Vincenzo Pepe, Presidente di FareAmbiente, commenta con non poca soddisfazione anche le buone notizie che arrivano dagli Stati Uniti, dove secondo fonti accreditate il neo presidente eletto Obama avrebbe intenzione di dare una sterzata alla politica ambientale americana e di impegnarsi sul fronte dei cambiamenti climatici. Secondo Pepe: “Gli Stati Uniti possono giocare un ruolo importante nella lotta ai cambiamenti climatici. Attraverso una politica ambientale basata sullo sviluppo sostenibile possiamo percorrere la via d’uscita alla crisi economica mondiale”.

Come i big del petrolio cercano di imopegnarsi per lo sviluppo sostenibile, il caso dell'Eni

Gli esperti di clima a Poznan

Da Affari & Finanza

La prossima COP14 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, sarà affiancata e sostenuta da un evento ideato da Econcern per discutere di business sostenibile contestualmente al dibattito dei più grandi temi ambientali ed energetici. Al Sustainable Energy Event di Econcern (che si terrà a Poznan, in Polonia, presso il World Trade Center, 112 dicembre) oltre trenta tra i più autorevoli esperti mondiali di sostenibilità ambientale (tra cui Lord Nicholas Stern, il Professor C.K. Prahalad e Ricardo Lagos) dibatteranno sulle concrete soluzioni offerte dalle imprese in relazione ai negoziati in corso.La COP14 Conference Of Parties (Conferenza delle Parti) è l’organo supremo di concertazione multilaterale previsto dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, giunto quest’anno alla sua 14° edizione dopo l’entrata in vigore del trattato nel marzo 1994. L’evento, ideato da Econcern e supportato da numerose organizzazioni internazionali tra cui anche il Wwf e il Gold Standard, si pone l’obiettivo di legare al grande dibattito politico economico sui temi ambientali ed energetici le soluzioni pratiche che il mondo imprenditoriale attivo nel settore è in grado di offrire, anche nell’attuale contesto di instabilità economicofinanziaria.

lunedì 24 novembre 2008

Le fattorie eoliche, grande conquista per lo sviluppo eco-sostenibile

tratto da Il Mattino

Le fattorie eoliche, grande conquista per lo sviluppo eco-sostenibile. L’impianto di Albanella, nel salernitano, ha ricevuto la nomination agli European Emas Awards 2008, per l’efficienza ambientale e organizzativa. A gestirlo è la Eolo srl, una micro impresa campana, meno di dieci addetti condotta da Antonino Apreda. L’unica azienda italiana nella sua categoria ad aver sbaragliato il campo della concorrenza europea alla competizione conclusasi, nei giorni scorsi, con la cerimonia di premiazione a Bruxelles. Scopo prioritario dell’Emas è contribuire alla realizzazione di uno sviluppo economico sostenibile, ponendo in rilievo il ruolo e le responsabilità delle imprese.

(vedi Energia responsabile secondo Paolo Scaroni, ad dell'Eni).

Spagna, ora il modello è Al Gore

Finita la spinta dell’immobiliare, il Paese punta sulle rinnovabili, dice il Corriere Economia.

I l mattone si è rivelato fragile. E inaspettatamente insidioso: la scatenata economia spagnola, da 14 anni alla rincorsa delle più abbienti e navigate coinquiline d'Europa, è inciampata nella bolla immobiliare. Anche l'asfalto si è fatto scivoloso e sembra aver quasi esaurito le potenzialità del suolo iberico; e duemila chilometri di rotaie ad alta velocità, invidia di tutto il vecchio continente, dopo aver trasportato la Spagna a 300 all'ora nel progresso, non sono bastati a farla fuggire dai morsi della recessione. Che qui ancora (per poco) si chiama «frenazo», la frenata. Tanto brusca e scomposta quanto alta era la forza propulsiva, ma non proprio uno schianto in corsa. Il sistema creditizio pare ancora sano, grazie a una politica super prudente, e non si parla di banche sull'orlo del fallimento. Anzi, nonostante il potente mal di mare in Borsa, quest'anno il Banco Santander ha migliorato i suoi utili del 15,8%, il Bbva del 9,1%, la Caixa del 18,9%. Il pilastro dell'edilizia ha ceduto, però ha insegnato alla Spagna a non concentrare sforzi e risorse soltanto in un paio di settori: costruzione e turismo, che con un'esagerata offerta di lavoro hanno attratto molti degli studenti persi dalle scuole negli anni scorsi (il 31% degli iscritti), lasciandoli poi disoccupati. La lezione sta già dando i suoi frutti, appesi all'albero di un'economia che sa di dover diventare molto più produttiva e competitiva, soprattutto in materia di trasporti, servizi postali e professionali: si chiamano innovazione, ricerca scientifica applicata all'industria, ponti fra università e aziende, energie rinnovabili, espansione internazionale delle telecomunicazioni e delle infrastrutture, esportazioni. In Europa, segnala William Chislett, analista del Real Instituto Escano, soltanto la Spagna eguaglia il Regno Unito con tre scuole di economie di alto livello riconosciuto internazionalmente, come IE, Iese ed Esade, fucine di futuri dirigenti. La ripresa passerà da qui. Se tra i motori spagnoli che continuano a girare a pieno regime, gli analisti non dimenticano il settore alberghiero (Sol Melia e NH), energetico (Repsol, Gas Natural, Iberdrola, Endesa, Union Fenosa), tessile (Inditex, Mango) o della grande distribuzione (Mondragon e Corte Inglès), alimentare (Sos, Pascual), la nuova scommessa dell'orgoglio iberico risiede nella capacità di diversificare e di scommettere sulle energie rinnovabili: Acciona ha anticipato il crack del mattone, trasformandosi nel maggior «coltivatore» di parchi eolici al mondo, con 5.000 Megawatt già installati e altri 15.000 in programma. A Siviglia la bandiera di Abengoa, impresa famigliare di Felipe Benjumea, fondata 67 anni fa per produrre contatori elettrici, sventola sul cantiere dell'avveniristica installazione di Solucar, un miliardo e 200 milioni di euro per 300 Megawatt di energia solare, e un'estensione pari a mille campi di calcio, sufficiente al fabbisogno elettrico di mezzo milione di abitanti. Un'altra di dimensione analoghe è stata commissionata all'azienda, che conta sulla compartecipazione dell'ex vicepresidente Usa, Al Gore, nel deserto dell'Arizona. Per uscire dalla crisi forse ci vorrà un po' di più dell'anno e mezzo che ha messo in conto il presidente del governo, José Luis Rodriguez Zapatero. Forse qualcosa meno dei tre che pronosticano le cassandre, impressionate dal tasso di disoccupazione, già al 12%, e destinato ad arrivare rapidamente al 15%. Senza sommerso, però, come in paesi, Italia inclusa, che ne dichiara la metà. L'Indice globale di competitività del World Economic Forum colloca la Spagna al 29esimo posto in una classifica di 134 paesi. Troppo poco per l'ottava potenza economica mondiale, mal piazzata anche nel ranking delle nazioni con cui fare affari (49esima su 181, secondo la Banca Mondiale), avviare un'attività (140esima), ottenere protezione come investitori (88esima).