Da Ansa:
Sono 40 anni che l'Onu festeggia la Giornata mondiale dell'Ambiente.
E, da quando venne deliberata dall'Assemblea generale riunita a
Stoccolma nel 1972, oggi più che mai punta sul futuro. In particolare
sull'economia 'verde', quella fatta dalle nuove eco-tecnologie capaci di
alleggerire il peso del carbonio nella società, di tenere sotto
controllo la temperatura del Pianeta, e magari di portarci fuori dalla
crisi.
In quel prossimo futuro ha messo il naso il rapporto lanciato da
Greenpeace sull'energia che ci attende, senza fonti fossili senza
petrolio né nucleare ma con tante fonti rinnovabili da fornire
elettricità a 2 miliardi di persone ora al buio e con i trasporti
dominati dall'eco-automobili. Come se non bastasse quest'anno il mondo
si riunirà dal 20 al 22 giugno a Rio de Janeiro per un 'doveroso'
tributo allo sviluppo sostenibile, esattamente 20 anni dopo il summit
della Terra del 1992 (ed è per questo che il vertice viene definito
Rio+20).
Il report di Greenpeace 'Energy [R]evolution 2012' disegna uno
scenario degno di una vera e propria 'rivoluzione', quella delle
rinnovabili, che nel 2030 potrebbe coprire "il 37% della domanda globale
di elettricità, con una capacità installata di 7.392 Gigawatt (GW)". E a
lungo termine "il 94% dell'elettricità potrà essere prodotto" da fonti
pulite, le quali saranno "significativamente più economiche". Inoltre
viene previsto "un tasso di occupazione crescente: il 65% dei posti di
lavoro nel settore energetico al 2030 saranno garantiti dalle fonti
rinnovabili" (4,8 milioni di posti in più al 2020). Si avrà, spiega
ancora il report, "un risparmio annuo globale di 1.320 miliardi di
dollari" per il mancato uso dei combustibili fossili.
Greenpeace mette a punto una 'road map' per raggiungere i target di
riduzione delle emissioni di CO2 (meno 80% al 2050), la dismissione del
nucleare e lo stop alle fonti fossili (soprattutto alle risorse di
petrolio di Artico e Mediterraneo). La riduzione dei combustibili
fossili passa, secondo l'associazione targata arcobaleno, anche
attraverso veicoli più efficienti. In particolare, si dovrebbe usare più
energia rinnovabile per alimentare i veicoli e adottare standard
elevati per l'efficienza dei motori (solo in Ue i consumi potrebbero
ridursi del 40%).
Lo slogan dell'edizione di quest'anno della Giornata mondiale
dell'Ambiente chede a tutti noi di avvicinarsi alla natura: 'Economia
verde: ti include?'. Quest'anno il cuore della festa sarà in Brasile: un
Paese ormai diventato una grande economia emergente e pronto ad essere
più 'verde' (dal riciclo dei rifiuti alle rinnovabili e ai
biocombustibili), con davanti a sé enormi sfide ambientali (come la
deforestazione illegale dell'Amazzonia e l'inquinamento delle
metropoli). Il culmine sarà poi tra 15 giorni quando a Rio de Janeiro si
alzerà il sipario sul summit delle Nazioni Unite dedicato alla
sostenibilità e in cui si tenterà di far passare il messaggio che per
misurare il benessere non basta più soltanto il Pil.
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