Consumare meno energia e acqua e ridurre i rifiuti; puntare all'indipendenza energetica grazie alle rinnovabili; creare ambienti di lavoro accoglienti e positivi. Questi, in sintesi, gli obiettivi da realizzare entro il 2020 elencati nella strategia per la sostenibilità "People & Planet Positive" del gruppo Ikea. ''Vogliamo creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone. Ma 'migliore' vuol dire anche più sostenibile. Da molti anni perseguiamo questo obiettivo e abbiamo già fatto molto. Ora siamo pronti al grande passo. People & Planet Positive ci permetterà di trasformare il nostro business e di avere un impatto positivo sul pianeta'', dichiara Mikael Ohlsson, presidente e Ceo del gruppo. La strategia prevede l'offerta di prodotti e soluzioni che consentano ai clienti di risparmiare consumando meno energia e acqua e riducendo i rifiuti, a partire dai Led che durano 20 anni e consumano fino all'85% di elettricità in meno, fino agli elettrodomestici più efficienti ed economici e le soluzioni per aumentare la raccolta differenziata. Il gruppo punta poi a produrre energia rinnovabile per soddisfare il fabbisogno di negozi ed edifici Ikea grazie a un investimento di 1,5 miliardi di euro in impianti eolici e fotovoltaici, migliorando almeno del 20% l'efficienza energetica delle attività e incoraggiando i fornitori a fare lo stesso. L'assortimento includerà prodotti sempre più sostenibili e realizzati con materiali rinnovabili, riciclabili o riciclati, anche negli imballaggi. Altro obiettivo, favorire la creazione di buoni ambienti di lavoro in tutta la supply chain del gruppo, impegnandosi anche nella tutela dei diritti umani. ''La sostenibilità non è un lusso: dev'essere alla portata di tutti. Abbiamo oltre 770 milioni di visitatori nei nostri negozi. I clienti ci danno la straordinaria opportunità di realizzare i loro sogni con prodotti belli e convenienti, che aiutano a risparmiare sulle bollette riducendo i consumi di elettricità e acqua e limitando la produzione di rifiuti. Con People & Planet Positive ci assumeremo maggiori responsabilità nei prossimi anni, in ogni anello della catena di fornitura, ad esempio utilizzando solo energia rinnovabile per alimentare i nostri edifici e lottando per la difesa dei diritti dell'infanzia'', aggiunge Steve Howard, Chief Sustainability Officer del gruppo.
(Adnkronos)
martedì 23 ottobre 2012
venerdì 12 ottobre 2012
Valerio Natalizia nuovo vice-presidente di ANIE Energia
Valerio Natalizia, direttore generale e amministratore delegato di SMA
Italia, è stato eletto vice presidente di ANIE Energia e rappresentante
per il fotovoltaico nella Giunta di Federazione ANIE. Classe 1974 e
laurea in Ingegneria, Valerio Natalizia vanta una lunga esperienza e
ruoli di grande prestigio nell'industria italiana delle energie
rinnovabili. Natalizia e' infatti dal 2011 Presidente di ANIE- GIFI, il
Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane aderente a Confindustria ANIE, e
dal 2005 alla guida di SMA Italia, la filiale italiana del primo
produttore mondiale di inverter, SMA Solar Technology AG. ''Credo che la
mia nomina confermi la crescente importanza del fotovoltaico nella
produzione energetica nazionale e rappresenti un ulteriore passo verso
la completa integrazione e partecipazione del settore nel sistema
elettrico nazionale.'' ha dichiarato Valerio Natalizia. ''La mia
presenza all'interno del consiglio direttivo di ANIE-Energia denota un
forte cambiamento nella percezione delle energie rinnovabili in generale
e del fotovoltaico in particolare: a oggi il fotovoltaico contribuisce
al 5,48% della produzione elettrica nazionale con quasi 16 GWp di
potenza installata. Portare avanti questa tendenza, con l'obiettivo di
una piena competitivita' del settore fotovoltaico in un mercato
energetico libero e integrato a livello comunitario, e' una delle mie
priorita' in questa nuova avventura
(da Cambiamenti Climatici)
(da Cambiamenti Climatici)
lunedì 8 ottobre 2012
Salvatore Sardo: la ricerca sulle rinnovabili è fondamentale
Salvatore Sardo, alla presentazione della Eni Chair in Energy Markets (vd post del 28 settembre), ha parlato di come la collaborazione con il mondo accademico e le attività di ricerca e sviluppo
siano fondamentali per la crescita del business nel settore oil & gas.
"Nel campo della ricerca e dello sviluppoEni possiede un portafoglio brevettuale complessivo di circa 8.000 brevetti e domande di brevetto,
che proteggono oltre 1.000 invenzioni, frutto delle attività di ricerca
svolte all’interno della società, sia in campo core sia nel settore
delle energie rinnovabili" ha spiegato Salvatore Sardo.
"Su questi temi nel Centro Ricerche per le Energie non Convenzionali Eni-Donegani di Novara circa 150 tra ricercatori, tecnici e staff si applicano - anche in collaborazione con Università e centri di ricerca italiani, europei e statunitensi – e studiano nuove opportunità per l'utilizzo su larga scala dell'energia solare e delle biomasse, che Eni ritiene rappresentino le fonti rinnovabili con maggiori potenzialità di utilizzo sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico."
Da non dimenticare poi l'Eni Award, "che, con una dotazione annuale di 850.000 €, premia le più avanzate ricerche nei campi del migliore utilizzo delle fonti energetiche, della protezione ambientale e della valorizzazione delle energie rinnovabili."
Salvatore Sardo ha infine citato le nomerose collaborazioni di Eni con il mondo accademico, "per sviluppare un efficace network nazionale e internazionale con le Università di eccellenza". "La maggior parte delle collaborazioni con il mondo accademico (complessivamente circa 400 tra Italia ed estero) riguarda progetti di ricerca per l’innovazione tecnologica nel settore oil & gas, l’ambiente e le energie rinnovabili."
Il testo integrale dell'intervento di Salvatore Sardo è scaricabile dal sito Eni >>.
Salvatore Sardo |
"Su questi temi nel Centro Ricerche per le Energie non Convenzionali Eni-Donegani di Novara circa 150 tra ricercatori, tecnici e staff si applicano - anche in collaborazione con Università e centri di ricerca italiani, europei e statunitensi – e studiano nuove opportunità per l'utilizzo su larga scala dell'energia solare e delle biomasse, che Eni ritiene rappresentino le fonti rinnovabili con maggiori potenzialità di utilizzo sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico."
Da non dimenticare poi l'Eni Award, "che, con una dotazione annuale di 850.000 €, premia le più avanzate ricerche nei campi del migliore utilizzo delle fonti energetiche, della protezione ambientale e della valorizzazione delle energie rinnovabili."
Salvatore Sardo ha infine citato le nomerose collaborazioni di Eni con il mondo accademico, "per sviluppare un efficace network nazionale e internazionale con le Università di eccellenza". "La maggior parte delle collaborazioni con il mondo accademico (complessivamente circa 400 tra Italia ed estero) riguarda progetti di ricerca per l’innovazione tecnologica nel settore oil & gas, l’ambiente e le energie rinnovabili."
Il testo integrale dell'intervento di Salvatore Sardo è scaricabile dal sito Eni >>.
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domenica 7 ottobre 2012
Rapporto tra infrastrutture e ambiente: appuntamento alla Triennale di Milano
Come già anticipato nel post del 3 ottobre, domani, 8 ottobre 2012 alla Triennale di Milano verrà presentata una mostra di architettura che proporrà anche il progetto "TerrAfrica", un progetto regionale per lo sviluppo sostenibile che si sviluppa su 24 Paesi
sub-sahariani.
"L'architettura del mondo" è il titolo della mostra, visitabile dal 9 ottobre al 10 febbraio.
Infrastrutture, mobilità, nuovi paesaggi, sono le tematiche oggetto dell'allestimento che si compone di quattro sezioni di cui una, quella storica, attraversa le altre tre che espongono opere e progetti relativi a ciò che si produce al di fuori del nostro paese, a ciò che stato realizzato o è in corso d'opera in Italia e, infine, a ciò che inizia a presentarsi come un quadro geografico a scala globale al quale le nuove grandi infrastrutture si rapportano.
La sezione storica, sul Novecento, presenta opere note come i disegni di Le Corbusier per Algeri o quelli di Saarinen per la stazione di Helsinki, ma anche esempi di creazione di spazio pubblico e valore ambientale, come il metro di Mosca. Una sezione è sulla grande ingegneria italiana, in Italia e all'estero, tra gli anni '50 e '70. La sezione dedicata ad opere recenti prodotte al di fuori del nostro paese presenta un catalogo aggiornato di opere, suddivise per temi, alcune delle quali possono costituire un modello per chi come l'Italia deve recuperare un ritardo accumulato nel corso degli ultimi anni. La sezione dedicata al panorama nazionale offre quanto è in corso d'opera o è da poco stato realizzato mettendo in luce, in particolare, alcune situazioni in cui il rapporto tra infrastrutture, architettura, arte, paesaggio, città, ha assunto un ruolo particolare sviluppando esiti interessanti e inediti come testimoniano i casi di Reggio Emilia, Napoli, Perugia, Venezia. Nell'ultima sezione della mostra oggetto dell'attenzione sono colossali opere a difesa delle sabbie o del vento, destinate all'approvvigionamento idrico o energetico ad una circolazione "globale".
"L'architettura del mondo" è il titolo della mostra, visitabile dal 9 ottobre al 10 febbraio.
Infrastrutture, mobilità, nuovi paesaggi, sono le tematiche oggetto dell'allestimento che si compone di quattro sezioni di cui una, quella storica, attraversa le altre tre che espongono opere e progetti relativi a ciò che si produce al di fuori del nostro paese, a ciò che stato realizzato o è in corso d'opera in Italia e, infine, a ciò che inizia a presentarsi come un quadro geografico a scala globale al quale le nuove grandi infrastrutture si rapportano.
La sezione storica, sul Novecento, presenta opere note come i disegni di Le Corbusier per Algeri o quelli di Saarinen per la stazione di Helsinki, ma anche esempi di creazione di spazio pubblico e valore ambientale, come il metro di Mosca. Una sezione è sulla grande ingegneria italiana, in Italia e all'estero, tra gli anni '50 e '70. La sezione dedicata ad opere recenti prodotte al di fuori del nostro paese presenta un catalogo aggiornato di opere, suddivise per temi, alcune delle quali possono costituire un modello per chi come l'Italia deve recuperare un ritardo accumulato nel corso degli ultimi anni. La sezione dedicata al panorama nazionale offre quanto è in corso d'opera o è da poco stato realizzato mettendo in luce, in particolare, alcune situazioni in cui il rapporto tra infrastrutture, architettura, arte, paesaggio, città, ha assunto un ruolo particolare sviluppando esiti interessanti e inediti come testimoniano i casi di Reggio Emilia, Napoli, Perugia, Venezia. Nell'ultima sezione della mostra oggetto dell'attenzione sono colossali opere a difesa delle sabbie o del vento, destinate all'approvvigionamento idrico o energetico ad una circolazione "globale".
mercoledì 3 ottobre 2012
Ministero dell'Ambiente e Banca Mondiale per lo sviluppo sostenibile
![]() |
Corrado Clini ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare |
Clini - rende noto lo stesso ministero - ha incontrato due vicepresidenti della Banca, Rachel Kyte e Cyril Muller, responsabili rispettivamente per lo Sviluppo sostenibile e le Relazioni esterne, il ceo del fondo Gef (Global environment facility), Naoko Ishii, per confermare le priorita' dell'Italia in tema di tutela dell'ambiente e cambiamenti climatici.
Particolare attenzione e' stata dedicata al programma di comunicazione per il cambiamento climatico, "Connect4Climate", un fondo fiduciario promosso dal ministero dell'Ambiente nel 2009, avviato inizialmente come progetto pilota, sviluppatosi nel corso degli anni fino a diventare il programma in cui integrare le attivita' della Banca Mondiale nel settore dei cambiamenti climatici, promuovendo azioni integrate tra settore pubblico e privato. Tra i risultati di maggior rilievo raggiunti finora, la creazione di una comunità globale che comprende piu' di 140 organizzazioni tra cui agenzie delle Nazione Unite, università (Luiss, Yale, Mit e altre), organizzazioni non governative e settore privato, che attraverso Facebook conta oggi su oltre 325.000 utenti.
Azioni specifiche sono state identificate per collaborazioni gia' nei prossimi mesi a partire da 'TerrAfrica', un progetto regionale che si sviluppa su 24 Paesi sub-sahariani. Una mostra sulle attività già in corso su questo progetto verra' presentata alla triennale di architettura di Milano l'8 ottobre sul rapporto tra infrastrutture e ambiente. (ANSA).
martedì 2 ottobre 2012
Salvatore Sardo di Eni: 60 mld investimenti tra 2012 e 2015
Salvatore Sardo, Chief Corporate Operations Officer di Eni, è intervenuto ieri alla lectio inauguralis della Eni Chair in Energy Markets con uno speech dal titolo “Lo sviluppo del know-how e la collaborazione con il mondo accademico a supporto della crescita del business di Eni”.
Durante il suo discorso, Sardo ha annunciato che nel quadriennio 2012-2015 Eni prevede investimenti per ben 59,6 miliardi di euro, "più del 75% dei quali sarà destinato alle attività upstream". Salvatore Sardo ha inoltre sottolineato che, gli investimenti previsti "consentiranno di espandere la produzione di idrocarburi nel periodo 2012-2015 a un tasso di incremento medio annuo di oltre il 3%".
Durante il suo discorso, Sardo ha annunciato che nel quadriennio 2012-2015 Eni prevede investimenti per ben 59,6 miliardi di euro, "più del 75% dei quali sarà destinato alle attività upstream". Salvatore Sardo ha inoltre sottolineato che, gli investimenti previsti "consentiranno di espandere la produzione di idrocarburi nel periodo 2012-2015 a un tasso di incremento medio annuo di oltre il 3%".
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