domenica 10 giugno 2012

Officina pubblica per l'aggregazione e la sostenibilità

“Il fai da te adesso puoi farlo da noi”. Questo lo slogan di Atelier Remida per l’attivazione di “Officina pubblica”, un nuovo spazio aperto al territorio, che sarà inaugurato lunedì 11 giugno, dalle 18, nel Centro Remida di Ponticelli (Na) in via Curzio Malaparte, 90.
Uno spazio attrezzato e assistito, aperto alla cittadinanza, sostenuto dalla “Fondazione con il Sud”, nell’ambito del progetto “I.o. Cr.e.s.co”, promosso da una rete di associazioni di cui è capofila il consorzio Co.re.
Tra i primi esempi del genere in Italia, Officina Pubblica vuole essere un luogo aperto a tutti per creare aggregazione e sostenibilità, per un sorta di vintage a costo zero e… a tempo guadagnato per se stessi e per chi è sensibile al circuito dell’usato.
Per chi ha un vecchio mobile da risistemare, un vestito da rinnovare, una lampada da inventare o un oggetto da decorare, ma non ha sufficiente spazio in casa, da lunedì prossimo potrà recarsi al Centro Remida e trovare l’Officina Pubblica, uno spazio attrezzato per riparare, trasformare, creare, costruire. Ospitando artigiani, genitori, ragazzi, chiunque abbia un hobby ma non riesce a praticarlo.
Nell’Officina Pubblica si potranno usare trapani, martelli, righelli, seghetti, per inchiodare, tagliare, forare, cucire, costruire oggetti in metallo, legno, plastica, stoffe, usando materiali riciclati. Un modo per stare insieme e liberare la propria creatività, sperimentando anche nuove tecniche operative.
“Se sento dimentico. Se vedo ricordo. Se faccio capisco”, diceva Confucio. Un pensiero antico che induce a riflettere sulla rilevanza dell’aspetto del “saper fare”, di tradizioni che scompaiono e che invece sono parte integrante del nostro quotidiano. Una forma di bricolage aperta al quartiere con le atelieriste di Remida pronte a far da guida anche per chi è alle prime armi.
La partecipazione alle attività dell’Officina è gratuita.
(da universy.it)

sabato 9 giugno 2012

Festival dell'energia a Perugia

In arrivo il Festival dell’Energia di Perugia, che sarà inaugurato venerdì 15 a Palazzo dei Priori e proseguirà con oltre 40 appuntamenti nel centro storico per tutto il fine settimana.
Appuntamenti che alterneranno sessioni più istituzionali dedicate agli esperti e agli addetti ai lavori a dibattiti, talk-show, presentazioni di libri, iniziative ludiche per i più piccoli e di divulgazione per il grande pubblico.
Durante la tre giorni perugina, in particolare, troveranno ampio spazio i temi della trasparenza in bolletta, della lotta allo spreco e dell’energia come chiave di volta per creare posti di lavoro. E ancora, mostre e spazi espositivi all’insegna dell’energia sostenibile.
Particolarmente interessanti saranno poi le visite guidate alle eccellenze locali, come gli impianti di Archimede Solar Energy a Massa Martana, che sfruttano la tecnologia del solare a concentrazione sviluppata dal Premio Nobel Carlo Rubbia, e la centrale idroelettrica di Galleto nel Ternano, la più grande in Italia e tra le più potenti di tutta Europa.
La partecipazione del pubblico è libera e gratuita a tutti gli eventi del Festival, così come le visite guidate, trasporto incluso con partenza dal centro storico di Perugia, previa prenotazione all’indirizzo e-mail segreteria@festivaldellenergia.it.
http://www.festivaldellenergia.it/

venerdì 8 giugno 2012

Paolo Scaroni dà il buon esempio: via la cravatta per proteggere l'ambiente

Torna, per il sesto anno di seguito, "Eni si toglie la cravatta". L'iniziativa, giunta alla sesta edizione, è rivolta ai dipendenti della società di Paolo Scaroni e consiste nell'adottare in ufficio un abbigliamento meno rigoroso a vantaggio del risparmio energetico, per consumare meno elettricità con condizionatori e ventilatori e contenere le emissioni dannose. Evitando giacca e cravatta è infatti possibile alzare di 1°C la temperatura negli edifici contribuendo a contenere le emissioni di CO2. Durante l'edizione del 2011 sono state risparmiate 430.000 kWh di energia elettrica, pari a una riduzione del 9,5% dei consumi elettrici per il condizionamento. Il risparmio complessivo durante i giorni dell'iniziativa corrisponde ai consumi elettrici annui per uso domestico di 360 persone. La quantità di CO2 risparmiata equivale a quella prodotta da circa 1350 viaggi A/R in aereo sulla tratta Milano-Roma e a quella emessa da un'auto nuova per compiere 40 volte il giro del mondo.
Dulcis in undus, il denaro risparmiato è stato investito in progetti di sostenibilità.
La pratica di Eni di togliere la cravatta in ufficio, lanciata nel 2007, è diventata modello da seguire anche per altre aziende. Nella fotografia, l'amministratore delegato Paolo Scaroni... senza cravatta.

giovedì 7 giugno 2012

In Puglia un seminario sullo sviluppo sostenibile in UE

La Cooperativa Sociale Europea Escoop ha organizzato a Mola di Bari un seminario con croati, macedoni, serbi e kosovari per studiare la formula Ue per uno sviluppo sostenibile. Una visita di studio di una settimana in Italia per capire come far nascere un'impresa, grazie al progetto Esensee (Eco Social Economy Network South and East Europe).
"L'obiettivo - spiegano gli organizzatori - è fare in modo che questi Paesi, tutti prossimi all'ingresso nell'Unione Europea, conoscano le procedure standard richieste dall'Ue. Il tutto però, basandosi sin da subito su un modello nuovo di economia, attento all'importanza dell'uomo all'interno nel sistema imprenditoriale, e dunque fondato sul rispetto dell'ambiente e dell'ambito sociale in cui i progetti nascono. Perché svilupparsi è necessario, ma solo se lo sviluppo è sostenibile".

martedì 5 giugno 2012

Giornata mondiale dell'ambiente

Da Ansa:
Sono 40 anni che l'Onu festeggia la Giornata mondiale dell'Ambiente. E, da quando venne deliberata dall'Assemblea generale riunita a Stoccolma nel 1972, oggi più che mai punta sul futuro. In particolare sull'economia 'verde', quella fatta dalle nuove eco-tecnologie capaci di alleggerire il peso del carbonio nella società, di tenere sotto controllo la temperatura del Pianeta, e magari di portarci fuori dalla crisi.
In quel prossimo futuro ha messo il naso il rapporto lanciato da Greenpeace sull'energia che ci attende, senza fonti fossili senza petrolio né nucleare ma con tante fonti rinnovabili da fornire elettricità a 2 miliardi di persone ora al buio e con i trasporti dominati dall'eco-automobili. Come se non bastasse quest'anno il mondo si riunirà dal 20 al 22 giugno a Rio de Janeiro per un 'doveroso' tributo allo sviluppo sostenibile, esattamente 20 anni dopo il summit della Terra del 1992 (ed è per questo che il vertice viene definito Rio+20).
Il report di Greenpeace 'Energy [R]evolution 2012' disegna uno scenario degno di una vera e propria 'rivoluzione', quella delle rinnovabili, che nel 2030 potrebbe coprire "il 37% della domanda globale di elettricità, con una capacità installata di 7.392 Gigawatt (GW)". E a lungo termine "il 94% dell'elettricità potrà essere prodotto" da fonti pulite, le quali saranno "significativamente più economiche". Inoltre viene previsto "un tasso di occupazione crescente: il 65% dei posti di lavoro nel settore energetico al 2030 saranno garantiti dalle fonti rinnovabili" (4,8 milioni di posti in più al 2020). Si avrà, spiega ancora il report, "un risparmio annuo globale di 1.320 miliardi di dollari" per il mancato uso dei combustibili fossili.
Greenpeace mette a punto una 'road map' per raggiungere i target di riduzione delle emissioni di CO2 (meno 80% al 2050), la dismissione del nucleare e lo stop alle fonti fossili (soprattutto alle risorse di petrolio di Artico e Mediterraneo). La riduzione dei combustibili fossili passa, secondo l'associazione targata arcobaleno, anche attraverso veicoli più efficienti. In particolare, si dovrebbe usare più energia rinnovabile per alimentare i veicoli e adottare standard elevati per l'efficienza dei motori (solo in Ue i consumi potrebbero ridursi del 40%).
Lo slogan dell'edizione di quest'anno della Giornata mondiale dell'Ambiente chede a tutti noi di avvicinarsi alla natura: 'Economia verde: ti include?'. Quest'anno il cuore della festa sarà in Brasile: un Paese ormai diventato una grande economia emergente e pronto ad essere più 'verde' (dal riciclo dei rifiuti alle rinnovabili e ai biocombustibili), con davanti a sé enormi sfide ambientali (come la deforestazione illegale dell'Amazzonia e l'inquinamento delle metropoli). Il culmine sarà poi tra 15 giorni quando a Rio de Janeiro si alzerà il sipario sul summit delle Nazioni Unite dedicato alla sostenibilità e in cui si tenterà di far passare il messaggio che per misurare il benessere non basta più soltanto il Pil.

lunedì 4 giugno 2012

Paolo Scaroni: contro il caro-benzina occorre ridimensionare i consumi

Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni, mi ha fatto pensare, con il discorso fatto durante il convegno al Day Rotary Patavini.
Secondo Scaroni il caro benzina dipenderebbe anche dal nostro stile di vita. Infatti non riusciamo a farne a meno e ne consumiamo così tanta, nonostante i rincari, che la benzina era e resta necessaria, quindi preziosa e costosa.
"Ci lamentiamo per l'eccessivo costo della benzina? Se il prezzo è considerato elevato, la colpa va attribuita al nostro stile di vita. Non siamo disposti, infatti, a rinunciare a nulla: ciò significa che il petrolio non ha raggiunto ancora un costo tale da essere ritenuto insostenibile e da provocare, quindi, un mutamento del nostro modo di vivere".
"In 20 anni - ha precisato Paolo Scaroni - il costo del petrolio è cresciuto di dieci volte, eppure i consumi non sono calati”.