venerdì 9 dicembre 2011

Paolo Scaroni: "La produzione in Libia è tornata al 70%"

Paolo Scaroni, dal World Petroleum Congress di Doha, traccia un quadro positivo per il Eni, al termine di un anno caratterizzato dal nodo Libia che ha inciso non poco sui conti del gruppo petrolifero.
La produzione nel Paese nordafricano, fermata nel marzo scorso con l’avvio della rivolta anti-Gheddafi e ripartita il 26 settembre, è ormai tornata al 70% della capacità: Paolo Scaroni ha infatti annunciato che l’Eni è tornata a produrre quasi 200mila barili al giorno, contro i 280mila pre-rivoluzione. E i livelli potrebbero salire ancora, se non verranno messi in discussione i contratti siglati con il vecchio regime: un rischio che però, secondo Paolo Scaroni, è "impensabile", dal momento che "tutti i contratti libici, compresi quelli dell’Eni, sono a lungo termine e sostenuti da arbitrati internazionali". Quindi, ha aggiunto, "credo sia impensabile per tutti i Paesi petroliferi, Libia compresa, cambiare questi meccanismi giuridici", anche perchè la priorità dei libici è di tornare alla produzione piena il più rapidamente possibile. Cambiare i contratti, quindi, "non è nell’interesse di nessuno".
(da "Paolo Scaroni sul blog di Fabio Barnetta")

martedì 6 dicembre 2011

Come vuoi rappresentare il progresso sociale? Un concorso con la Scala di Milano

Come vuoi rappresentare il progresso sociale e civile del nostro secolo?
E' la domanda a cui rispondere per vincere un biglietto per la Scala di Milano.

L'iniziativa, dedicata agli under 30, è interessante: Project Malawi, in partnership con Teatro alla Scala, mette a disposizione 30 biglietti gratuiti per assistere all’anteprima del balletto Excelsior sostenendo le attività di aiuto al Malawi.

"Il balletto Excelsior celebra il trionfo del progresso. - spiega il bando di concorso - Sono passati 130 anni e il progresso, sociale e civile, ha permesso di migliorare le condizioni di vita di molte persone. E tra altri 130 anni? Lascia un’immagine o un messaggio che rappresenti il progresso sociale e civile del nostro secolo, da lasciare ai posteri."

Si partecipa attraverso la pagina Facebook “Project Malawi e LaScalaUNDER30” e c'è tempo fino al 9 gennaio 2012 per caricare il proprio progetto e farsi votare.

Sarà interessante vedere quali idee verranno presentate dai patecipanti. Io, naturalmente, il progresso lo vorrei... sostenibile!

domenica 27 novembre 2011

Paolo Scaroni: l' eni torna a produrre in Libia

Paolo Scaroni, l’amministratore delegato dell'eni, rende noto che “abbiamo un ufficio a Tripoli perfettamente funzionante, in modo molto soddisfacente e anche più rapido delle nostre previsioni“. Scaroni, commentando l’insediamento del nuovo governo libico, ha rivelato che Eni andrà “a incontrare il nuovo governo nel suo insieme nelle prossime settimane”, con una visita che seguià quelle delle ultime settimane.
“Per noi la Libia è tornato un business as usual”, ha concluso Paolo Scaroni .

lunedì 10 ottobre 2011

Come prolungare la vita del forno

Una corretta combustione consente di raggiungere alcuni importanti obiettivi:
  • ridurre i consumi di gas,
  • estendere la vita del forno,
  • verificare le emissioni inquinanti,
  • ottenere un prodotto con qualità uniforme e ripetibile.
Per questo l’analisi di combustione è importante. La misura dei valori di Ossigeno, CO e NOx permette di ottimizzare i parametri di combustione dei bruciatori.

Guarda la demo interattiva e scopri di più a questo link.

venerdì 7 ottobre 2011

Presentato il terzo polmone verde di Milano

Martedì è stata inaugurata la prima parte del parco pubblico realizzato da CityLife a Milano.
L'assessore alla Mobilità e all'ambiente di Milano, Pierfrancesco Maran, ha inaugurato la prima fase dell'intervento di verde pubblico realizzato da CityLife. Un intervento che entro il 2015 dovrebbe regalare a Milano il terzo polmone verde dopo parco Sempione e i giardini Montanelli. Un parco da 168mila metri quadri e 16 milioni di investimento privato. Un parterre da oltre 4mila metri quadri di arbusti con 22 nuovi platani e una superficie di intervento da 10.740 metri quadri lungo i viali Belisario, Ezio, Cassiodoro e Berengario.

"Sono molto contento di presentare questa prima parte di riqualificazione. - ha dichiarato Maran - Il verde e l'impatto zero devono essere la regola degli interventi urbanistici come quello di Citylife. Un intervento che consegnerà in quattro alla città il suo terzo parco per dimensione e nel quale abbiamo chiesto di poter inserire un parco giochi che sia fruibile anche dai bambini disabili".
"Questo è il primo passo di una riqualificazione importante per Milano - ha proseguito Maran - e vi abbiamo investito circa un milione di euro. La riqualificazione comprende anche un parcheggio da 1.800 metri quadri".
Il parco sarà realizzato entro il 2015 da Gustafson Porter, vincitore del bando di concorso internazionale, e sarà una sintesi del paesaggio regionale.
Duemila nuovi alberi assorbiranno oltre 40mila chili all'anno di Co2 e inoltre il quartiere Citylife sarà a impatto zero grazie al teleriscaldamento, all'utilizzo di acqua di falda, di pannelli fotovoltaici e al ricircolo dell'acqua per l'irrigazione.

Leggi il comunicato stampa>>
Leggi il profilo dei progettisti >>
Leggi il concept del progetto >>
Scopri di più sul parco>>

giovedì 22 settembre 2011

La più grande area pedonale di Milano e una delle maggiori in Europa

CityLife, il nuovo quartiere di Milano in costruzione sull'area dell'ex Fiera Campionaria , è la più grande area pedonale di Milano e una delle maggiori in Europa. Nel verde, da percorre a piedi o in bicicletta, senza auto. In superficie, oltre ai percorsi pedonali, si snoda la nuova pista ciclabile che collega il Monte Stella al centro della città, uno dei Raggi Verdi che ridefiniscono la mobilità cittadina su due ruote.

Un sistema di viabilità sotterraneo permette lo spostamento in automobile all’interno del quartiere e il collegamento verso l’esterno. I parcheggi, tutti interrati, sono oltre 7mila e rispondono alle esigenze di residenti, visitatori, e di chi abita i quartieri circostanti. Dai parcheggi residenziali l’accesso alle abitazioni è facile, sicuro ed esclusivo.

La totale pedonalità dell’area rende CityLife in grado di superare progetti all’avanguardia come lo Strøget di Copenhagen o centri storici car-free come quello di Gent, nelle Fiandre.

Scopri più sul progetto, cliccando qui>>

lunedì 12 settembre 2011

Luce elettrica gratis con plastica riciclata

L’arte del riciclo è alla base del recupero della plastica per produrre un surrogato all’energia elettrica da usare in tutti quei paesi ancora in via di sviluppo. Questa l'idea sviluppata da un gruppo di studenti americani del Massachussets Institute Tecnology, che servendosi di una bottiglia di plastica da un litro, acqua e candeggina, hanno dato vita alla prima "Solar Bottle Bulbs".

L'invenzione è stata sperimentata con successo in tutti quegli insediamenti ancora privi di energia elettrica nelle Filippine, che attraverso la semplice installazione del dispositivo sul tetto delle proprie abitazioni, servendosi esclusivamente della luce del sole riflessa all'interno del liquido contenuto nella bottiglia potranno illuminare l'intera casa in ogni momento della giornata.

L'acqua contenuta nelle bottiglie di plastica viene miscelata con alcuni cucchiaini di candeggina per renderla così sempre limpida e priva di microbi, permettendo così al dispositivo di essere utilizzato per un massimo di cinque anni.
Ad occuparsi dell'installazione l'organizzazione asiatica Isang Litrong Liwanag, che ha già posizionato oltre 10.000 bottiglie, conquistando il favore della popolazione costretta ad usare fino ad ora solamente lampade a benzina che sprigionano sostanze tossiche.

(da "Luce gratis usando plastica, acqua e candeggina", Maria Giovanna Tarullo su Stilenaturale.com)

giovedì 1 settembre 2011

A Milano un quartiere a emissioni zero

CityLife, in costruzione sulle aree della ex Fiera Campionaria di Milano, è un quartiere ad emissioni zero: zero caldaie a gas, zero fonti di combustione, zero CO2, zero inquinanti nell’aria.

La risorsa primaria di energia è l’acqua:
da un lato il teleriscaldamento fornito da A2A per il riscaldamento e il raffrescamento nelle torri e per l’acqua calda sanitaria nelle residenze, dall’altro l’utilizzo di pompe di calore alimentate dall’acqua di falda per le stesse esigenze nelle abitazioni. E l’acqua di risulta del sistema di riscaldamento e condizionamento, riciclata, serve per l’irrigazione del parco, delle aree verdi condominiali e per gli scarichi dei servizi igienici.

Tutti gli edifici di CityLife hanno alte prestazioni energetiche, con pannelli fotovoltaici che riducono il consumo energetico necessario per il funzionamento degli impianti. Le Residenze sono certificate in Classe A, per le scelte di alimentazione e gli accorgimenti costruttivi, come l’isolamento termico garantito dai materiali di facciata.

Il profilo ecologico del quartiere è fortemente legato al grande Parco pubblico, terzo polmone verde del centro di Milano. Il Parco di CityLife assorbirà oltre 60mila kg/anno di CO2 e 800 kg/anno di inquinanti atmosferici. L’area ospiterà 2mila nuovi alberi scelti sulla base della loro capacità di migliorare la biodiversità e, integrandosi con i parchi del settore nord-ovest della città, attiverà la più importante rete ecologica di Milano, essenziale per la depurazione e ossigenazione dell’aria e per il riequilibrio ambientale urbano.

Scopri di più sul quartiere a emissioni zero >>

sabato 30 luglio 2011

Eni: la compagnia di Paolo Scaroni completa la cessione di Gas Brasiliano Distribuidora

Eni, la compagnia italiana guidata da Paolo Scaroni attiva nei settori del petrolio, del gas naturale e della petrolchimica, ha completato la cessione del 100% della sua partecipazione in Gas Brasiliano Distribuidora SA ("GBD"), società che commercializza e distribuisce gas naturale nello Stato di San Paolo - Brasile, a Petróleo Brasileiro SA ("Petrobras"), attraverso la sua controllata Petrobras Gas SA ("Gaspetro"), dopo aver ricevuto tutte le necessarie approvazioni antitrust e regolatorie.
Il corrispettivo totale della transazione di circa US $ 271 milioni è soggetto a un aggiustamento finale, successivo al trasferimento della partecipazione, sulla base dell'indebitamento finanziario netto e del capitale circolante.
GBD detiene la concessione per le attività di distribuzione del gas nella regione nord-ovest dello Stato di San Paolo, area che comprende 375 Comuni, e fornisce i settori industriale, commerciale, residenziale e dei trasporti. La concessione a GBD è stata assegnata nel dicembre 1999, per un periodo di 30 anni, prorogabile per ulteriori 20 anni. Nel corso del 2010, la rete di distribuzione di GBD ha raggiunto i 755 km, fornendo supporto alle vendite di gas per circa 236,5 milioni di metri cubi.
(http://www.eni.com/it_IT/media/comunicati-stampa/2011/07/2011-07-30-brasile.shtml?menu2=archivio-media&menu3=comunicati-stampa)

domenica 17 luglio 2011

Paolo Scaroni e Rafael Ramírez discutono il blocco a olio pesante nella Faja dell'Orinoco

Paolo Scaroni, l'ad di Eni, e Rafael Ramírez, il ministro dell'energia del Venezuela e presidente di PDVSA (Petróleos de Venezuela S.A.), si sono incontrati a Caracas per discutere i progetti comuni tra PDVSA e Eni in Venezuela.
In particolare, si è discusso dello sviluppo del blocco a olio pesante Junín 5, ubicato nella Faja dell'Orinoco, che contiene 35 miliardi di barili di olio in posto certificato ed è operato da due imprese miste (PetroJun í n per la parte upstream e PetroBicentenario per la parte downstream) partecipate al 60% da PDVSA e al 40% da Eni.
Il piano di sviluppo prevede una fase di produzione anticipata con 75.000 barili di olio al giorno a partire da fine 2013, e una fase full field con una produzione di 240.000 barili di olio al giorno dal 2018, insieme alla costruzione di una nuova raffineria sulla costa, a Jose.
Nel meeting di ieri PDVSA ed Eni hanno anche esaminato alcune opzioni per anticipare l'inizio della fase di produzione anticipata al 2012, utilizzando sinergie con installazioni esistenti di PDVSA per trasportare una produzione iniziale lorda compresa tra 7.000 e 10.000 barili di petrolio al giorno. PetroJun í n intende assegnare nel 3 trimestre 2011 i principali contratti di ingegneria per la fase di produzione anticipata (impianto di trattamento e oleodotti) e i contratti per la perforazione. Nel 2011 si prevede di perforare circa 10 pozzi, e di assegnare entro la fine dell'anno il contratto di ingegneria per la parte downstream (raffineria).

(fonte: Paolo Scaroni sul blog di Fabio Barnetta)

martedì 12 luglio 2011

Paolo Scaroni ha confermato l'impegno dell'Eni in Egitto

Paolo Scaroni, ha incontrato al Cairo il primo ministro egiziano Essam Sharaf e ha confermato l'impegno dell'Eni in Egitto.
"Le nuove attivita' - ha spiegato Paolo Scaroni - prenderanno il via nelle aree del Deserto Occidentale, nel Mar Mediterraneo e nella zona del Sinai, e riguarderanno sia lo sviluppo, attraverso la trivellazione di pozzi aggiuntivi e l'accelerazione della produzione da nuove scoperte, sia l'esplorazione, dalla trivellazione di 12 pozzi di esplorazione. Con queste attivita' aggiuntive, gli investimenti di Eni in Egitto per il corrente e successivo anno ammonteranno approssimativamente a 3 miliardi di dollari. Eni inoltre sosterra' un piano di formazione per lo staff egiziano nelle joint venture con Egpc, Petrobel e Agiba. Inoltre, in accordo con il ministero del Petrolio, sosterra', tramite attivita' sociali, la comunita' del Sinai".
(da "Efficienza energetica": Paolo Scaroni incontra Essam Sharaf e conferma l'impegno in Egitto)

mercoledì 29 giugno 2011

Paolo Scaroni: Israele sarà presto una potenza energetica

Paolo Scaroni, l’amministratore delegato dell’Eni, in occasione della presentazione a Montecitorio del libro “Petrolio, la nuova geopolitica del potere” di Giancarlo Elia Valori, ha dichiarato: "Israele presto diventerà una potenza energetica: a largo delle coste di Israele, Libano e Cipro c'e' infatti un tratto di mare dove sono state fatte grandi scoperte di gas – ha osservato l’ad dell’Eni -. Questo permetterà a Israele di diventare autosufficiente dal punto di vista energetico, anzi potrà addirittura esportare il gas”.

Per il Paese si tratterà, ha aggiunto Paolo Scaroni, di “un grosso cambiamento rispetto ad ora che dipende dalle importazioni dall'Egitto, un paese amico ma – ha precisato - non da sempre". E per l’Italia, per l’Europa e per l’intero Occidente è oggi più che mai fondamentale trovare nuove fonti di approvvigionamento energetico, vista anche la richiesta che arriva ai tradizionali Paesi produttori dalle nuove economie emergenti. Lo stesso Paolo Scaroni ha sottolineato ad esempio che il gas russo attualmente è “ambito a est, da potenze come Cina e India”. Questi Paesi, esattamente come l’Europa, cercano di ridurre la dipendenza dal carbone, e far fronte così alle richieste di riduzione delle emissioni di Co2, sostituendolo con il gas. “E noi europei – ha avvertito Paolo Scaroni - dobbiamo guardare con molta attenzione a tali dinamiche perché se il gas siberiano dovesse essere diretto verso est il nostro futuro energetico diventerà più complicato". Un tema centrale è anche quello delle pipeline: in particolare il Nabucco, il gasdotto che collegherà l’Arzebaijan con l’Europa attraverso la Turchia. Si tratta, ha detto Paolo Scaroni, “di una alternativa, o forse un sogno, al gas russo” e che, secondo Valori, vedrà tra i suoi fornitori l’Iran. “Ce lo auguriamo tutti – ha affermato a questo proposito l’ad dell’Eni - ma i tempi non sono maturi, dovremo attendere ancora per vedere l’Iran nel novero dei fornitori del Nabucco. Certamente – ha aggiunto – il futuro del Nabucco è strettamente legato a quello dell’Iran perché solo con le forniture dell'Azerbaijan credo non si giustifichi l'investimento di 20 miliardi di euro". Anche per l’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, il primato dell’occidente nel controllo delle fonti energetiche è oggi “messo in discussione” dalle economie emergenti. E questo, ha indicato, avviene in un momento in cui il nucleare è “in crisi” anche a causa della tragedia di Fukushima: per questo il controllo sul petrolio, sul carbone e sul gas, ha affermato D’Alema, è “ancora più strategico”. Dunque, se i rapporti con i tradizionali Paesi produttori come la Russia restano centrali, diventano importanti anche quelli con le “potenze energetiche emergenti” come Venezuela e Brasile. Ma, ha spiegato, ancora più cruciale è “pensare ad una partnership diversa” con i Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo e del Golfo interessati dai sommovimenti. Ci troviamo infatti di fronte, ha detto l’ex premier, “ad una grande rivolta che ha messo finora all’angolo il pericolo fondamentalista, proponendo valori comuni a quelli europei. Ma – ha avvertito - un moto democratico e non fondamentalista è inevitabile che determini anche un forte sentimento nazionalista che metterà in campo partner meno accomodanti rispetto alle vecchie oligarchie”, con i quali l’Europa è riuscita a dialogare in passato soprattutto in campo energetico. La nuova classe politica “vorrà avere un controllo” sulle risorse energetiche “e dunque dovremo pensare a partnership diversa” perché dall’altra parte del tavolo l’Europa troverà “interlocutori nuovi, forse anche migliori, ma sicuramente meno accomodanti”. Sotto questo profilo, ha detto invece il finanziere franco-tunisino, Tarak Ben Ammar, bisogna approfittare dal fatto che le rivoluzioni arabe sono rivoluzioni libere e che non sono state fatte con ''slogan anti occidentali'' o ''anti sionisti''. ''Sono state rivoluzioni fatte da sole, senza l'appoggio del radicalismo islamico e dell'occidente''. I giovani tunisini, ha aggiunto Ben Ammar, ''hanno manifestato chiedendo liberta', dignita' e lavoro. Ora hanno la liberta' e la dignita'. Ora serve il lavoro e senza lavoro non ci sara' democrazia''. Per questo, ha sottolineato, “serve aiutare ora piu' che mai questi paesi arabi”. Ma lo devono fare “i paesi arabi stessi: non dobbiamo chiedere all'Europa ma dobbiamo chiedere ai paesi arabi che hanno i mezzi''. Altrimenti, il pericolo è che le rivoluzioni arabe “diventino ostaggio del radicalismo islamico''. Per quanto riguarda il petrolio, secondo il presidente della Commissioni Affari Esteri del Senato, Lamberto Dini, l’interesse dei grandi paesi produttori ed esportatori è che “non si sviluppino le energie alternative”: il loro obiettivo è infatti quello di “mantenere il petrolio la principale fonte di energia”. Dini, in particolare, ha insistito sulla necessità dell’utilizzo dell’energia nucleare, “responsabile della produzione di circa il 16% di tutta energia elettrica mondiale”. Anche perché “una diminuzione della produzione elettrica su base nucleare non può che portare ad aumento prezzi petrolio”, ha concluso Dini facendo riferimento ai continui rialzi del prezzo dei barili.
(FocusMO)

giovedì 9 giugno 2011

Eni Award 2011: a Torino i vincitori del premio istituito dalla società di Paolo Scaroni

Gli Eni Award sono un importante premio istituito dalla società guidata da Paolo Scaroni per sviluppare idee innovative per un migliore utilizzo delle fonti energetiche, per promuovere la ricerca sull'ambiente e per valorizzare le nuove generazioni di ricercatori.

Domani a Torino, al Castello del Valentino, alle ore 11, si conclude il ciclo di incontri organizzati per presentare i vincitori.
Dopo le lectio magistralis tenute dai vincitori delle varie sezioni del premio a Roma, Catania e Urbino, Gabor A. Somorjai e Martin Landrø, premio ex aequo Nuove frontiere degli idrocarburi, insieme a Gregory Stephanopoulos, premio Energie rinnovabili e non convenzionali, Jean-Marie Tarascon, premio Protezione dell'ambiente, e i due vincitori del premi Debutto nella ricerca, Simone Gamba e Fabrizio Frontalini, partecipano a un talk show per raccontare le loro ricerche.

All'evento, moderato da Gabriele Beccaria, responsabile di Tuttoscienze, La Stampa, partecipano anche Ezio Pelizzetti, rettore dell'Università degli studi di Torino e Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino. L'incontro è l'occasione per presentare alla platea, composta anche da studenti delle scuole primarie e del mondo universitario, le ricerche che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento.

I premiati stimolati dalle domande, sono chiamati a raccontare le loro ricerche e la loro applicazione nella vita quotidiana, per contribuire significativamente a migliorare le modalità di consumo dell'energia.

Somorjai spiega la sua ricerca sulla messa a punto di nuovi catalizzatori utilizzati nei processi di cracking petrolifero, tecnologia chiave per garantire la resa e la qualità dei carburanti, mentre Landrø racconta in cosa consiste lo sviluppo e l'applicazione dell'analisi sismica 4D, che consente di determinare le modifiche cui sono soggetti nel tempo i giacimenti di petrolio e gas e di gestirne lo sviluppo produttivo in modo da incrementare significativamente il fattore di recupero degli idrocarburi.

Gregory Stephanopoulos parla della sua ricerca orientata alla produzione di biocarburanti di seconda generazione, non in competizione con il settore alimentare e Jean Marie Tarascon commenta le sue ricerche volte a sviluppare batterie ad alte prestazioni e di costo contenuto per la diffusione di veicoli elettrici nel settore della mobilità.

Gli "under 30" Simone Gamba e Fabrizio Frontalini, che parlano dei loro studi sull'interpretazione e modellazione del processo di hydrocracking degli idrocarburi e sulla ricerca della specie marina benthic foraminifera, come bio-indicatore di tracce contaminanti in ambiente marino.

L'evento può essere seguito anche in live streaming sulla pagina http://eni.iwebcasting.it/eniaward2011

mercoledì 8 giugno 2011

Giuseppe Recchi e Paolo Scaroni consegnano gli Eni Award 2011

Il Presidente di Eni Giuseppe Recchi e l'Amministratore Delegato Paolo Scaroni hanno assegnato gli Eni Award 2011 nel Salone delle Feste del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il premio eni award è stato ufficialmente istituito nel luglio 2007 per sviluppare idee innovative per un migliore utilizzo delle fonti energetiche, per promuovere la ricerca sull'ambiente e per valorizzare le nuove generazioni di ricercatori.

Ecco il video della premiazione:

lunedì 7 febbraio 2011

Milano: case di lusso a zero emissioni

Le case di lusso di Milano in costruzione presso il nuovo quartiere CityLife sono dotate di teleriscaldamento: si tratta del primo esempio a Milano in cui l’intero sistema di raffreddamento e riscaldamento viene realizzato a emissioni zero, senza alcun tipo di combustione.
E' A2A Calore & Servizi, la società del gruppo A2A che si occupa di teleriscaldamento, a fornire l’alimentazione energetica.

Giuliano Zuccoli, Presidente del Consiglio di Gestione di A2A ha dichiarato: “Questa importante iniziativa si inquadra nell’ambito del progetto di sviluppo pluriennale del teleriscaldamento che A2A, con il forte sostegno e appoggio dell’amministrazione comunale, ha in corso di realizzazione sul territorio del Comune di Milano. Con questa realizzazione si coniuga al meglio l’esigenza di soddisfare, da un lato i fabbisogni energetici dei nuovi edifici che sorgeranno sull’area ex-Fiera e dall’altro di ottenere il minor impatto ambientale possibile sul territorio.”

L’acqua calda è fornita da A2A tramite un collegamento con la rete di teleriscaldamento proveniente dal termovalorizzatore Amsa di Figino - Silla 2, dove si attua il recupero energetico di calore pulito a partire dal calore residuo recuperato dall’impianto.

Questa realizzazione tecnologica consente di ridurre al minimo l’impatto ambientale sul territorio, riducendo a zero le emissioni inquinanti locali (polveri, ossidi di azoto, CO2 etc), di evitare l’installazione di caldaie convenzionali a gas, eliminando completamente tutti i camini e di garantire una maggior sicurezza di esercizio degli impianti.

“Con questa soluzione - continua Zuccoli - si soddisfa l’esigenza di CityLife di realizzare edifici con elevate prestazioni ambientali con il miglior rendimento energetico possibile al fine della certificazione energetica dei nuovi immobili.”
(da Cambiamenti climatici: Case di lusso e a emissioni zero a Milano CityLife)

Per saperne di più sul quartiere a emissioni zero, leggi qui >>

venerdì 4 febbraio 2011

Risparmiare sul costo dello stand by

Lo stand by, oramai lo sappiamo incide notevolmente sulla bolletta.
Per darvi un'idea, posso dire che un condizionatore può consumare anche 80 Watt da spento e un decoder Tv ben 25 Watt. Questo si traduce in centinaia di euro all'anno. Centinaia di euro *sprecati*!

Ma come liberarsi dalla schiavitù e dall’imbroglio, dello stand by?
La risposta è davvero banale: basta acquistare una ciabatta elettrica!
Procurandosi una ciabatta elettrica e collegandola all’uso di più elettrodomestici, il risparmio sarà immediato.
E quanto si può risparmaire? Anche il 30% in bolletta.

venerdì 28 gennaio 2011

Animals United: un cartone animato per insegnare la biodiversità

Siete andati al cinema a vedere Animals United?
Il 21 gennaio è uscito il primo cartone animato dedicato alla biodiversità, ispirato al libro per ragazzi “La conferenza degli animali” di Ericj Kastner.

Il film avvicina i bambini ad un tema di grande importanza, la crisi ecologica generata dalle azioni umane, descrivendo le conseguenze che esse provocano sulla vita delle specie animali.
La scena di svolge presso il delta dell’Okavango, dove il lemure Billy e il leone Socrates decidono di cercare l’acqua, avendo atteso invano l’annuale piena essenziale per la vita sul delta. Durante la loro avventura incontrano un gruppo di animali in cerca di una nuova casa perché la loro è stata distrutta dall’inquinamento prodotto dall’uomo.
E così per la prima volta sullo schermo tutti gli animali della Terra decidono di unirsi per difendere un ecosistema sempre più a rischio.

Attraverso i proventi di questo film, Moviemax aiuterà il WWF a salvare le specie animali a rischio estinzione e a sensibilizzare le persone su tematiche importanti quali ad esempio l’inquinamento ambientale, il cambiamento climatico o l’impoverimento delle risorse.

E’ inoltre possibile firmare online la petizione Empower che ha l’obiettivo di fermare la perdita di biodioversità entro il 2020.

mercoledì 26 gennaio 2011

Paolo Scaroni: firmato accordo con Petrolchina

Paolo Scaroni, l'amministratore delegato di Eni, ha firmato venerdì a Pechino un Memorandum of Understanding con Jiang Jiemin, presidente di Cnpc-Petrochina, la più grande oil company quotata al mondo, per aprire nuove opportunità di business in Africa e Nord America.

L'intesa tra Paolo Scaroni e Jiang Jiemin prevede il rafforzamento reciproco per avviare operazioni nel ramo degli idrocarburi convenzionali e non in Africa, mentre Eni metterà a disposizione le proprie competenze nel gas shale maturate in Nord America.

Lo shale gas è un gas naturale ricavato da particolari rocce sedimentarie, per lo più argilla, che si sono formate in centinaia di milioni di anni e si può estrarlo fratturandole. Il più grande potenziale giacimento del mondo è negli Stati Uniti, tra lo stato di New York e la Virginia, segue appunto la Cina che sta iniziando adesso le prime esplorazioni.

La collaborazione tra Eni e Petrochina riguarderà anche il settore delle tecnologie avanzate e lo sfruttamento delle risorse di olio e gas non convenzionali.

Un importante passo avanti per la società di Paolo Scaroni in Medio Oriente (dove è attivo fin dal 1984), in un'area geografica in continua espansione: anche nel 2010 infatti la Cina è cresciuta del 10,5%, attraendo investimenti diretti dall'estero per 105 miliardi di dollari, un primato mondiale.

( dal blog Risorse naturali: "Paolo Scaroni firma accordo con Petrochina: rafforzamento per gli idrocarburi non convenzionali")

lunedì 10 gennaio 2011

Milano avrà un nuovo parco pubblico

Milano avrà un nuovo parco pubblico, nel quartiere di CityLife. L'intervento di verde urbano costituirà il terzo parco di Milano per dimensioni, dopo Parco Sempione e i Giardini Pubblici di Porta Venezia.

Ad aggiudicarsi il concorso internazionale di progettazione sono stati gli studi Gustafson Porter (Regno Unito) in gruppo con !Melk, One Works, con un progetto dal titolo Un parco fra le montagne e la pianura.

Al secondo posto si è classificato lo studio Proap (Portogallo) con il progetto Il meglio dei due mondi, e al terzo Atelier Girot (Svizzera), con il progetto Radura.
Gli altri gruppi di progettazione che hanno partecipato sono: Agence TER (Francia); Erika Skabar (Italia); Latitude nord (Francia); Latz + Partner (Germania) e Rainer Schmidt Landschaftsarchitekten (Germania). I soggetti invitati a partecipare al concorso erano stati individuati a luglio 2010, attraverso una selezione condotta congiuntamente dal Comune di Milano e da CityLife tra oltre 70 candidati, espressione delle eccellenze nel campo della progettazione di parchi a livello internazionale. Gli otto progetti sono stati esposti all’Urban Center dal 28 ottobre al 5 dicembre e la mostra ha registrato oltre 20.000 visitatori.
Duemila nuovi alberi assorbiranno oltre 40mila chili all'anno di Co2 e inoltre il quartiere Citylife sarà a impatto zero grazie al teleriscaldamento, all'utilizzo di acqua di falda, di pannelli fotovoltaici e al ricircolo dell'acqua per l'irrigazione.

Per saperne di più:
Leggi il comunicato stampa >>
Guarda le immagini della premiazione >>
Leggi il profilo del vincitore >>
Leggi il concept del progetto >>