martedì 23 ottobre 2012

Energie rinnovabili tra gli obiettivi al 2020 di Ikea

Consumare meno energia e acqua e ridurre i rifiuti; puntare all'indipendenza energetica grazie alle rinnovabili; creare ambienti di lavoro accoglienti e positivi. Questi, in sintesi, gli obiettivi da realizzare entro il 2020 elencati nella strategia per la sostenibilità "People & Planet Positive" del gruppo Ikea. ''Vogliamo creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone. Ma 'migliore' vuol dire anche più sostenibile. Da molti anni perseguiamo questo obiettivo e abbiamo già fatto molto. Ora siamo pronti al grande passo. People & Planet Positive ci permetterà di trasformare il nostro business e di avere un impatto positivo sul pianeta'', dichiara Mikael Ohlsson, presidente e Ceo del gruppo. La strategia prevede l'offerta di prodotti e soluzioni che consentano ai clienti di risparmiare consumando meno energia e acqua e riducendo i rifiuti, a partire dai Led che durano 20 anni e consumano fino all'85% di elettricità in meno, fino agli elettrodomestici più efficienti ed economici e le soluzioni per aumentare la raccolta differenziata. Il gruppo punta poi a produrre energia rinnovabile per soddisfare il fabbisogno di negozi ed edifici Ikea grazie a un investimento di 1,5 miliardi di euro in impianti eolici e fotovoltaici, migliorando almeno del 20% l'efficienza energetica delle attività e incoraggiando i fornitori a fare lo stesso. L'assortimento includerà prodotti sempre più sostenibili e realizzati con materiali rinnovabili, riciclabili o riciclati, anche negli imballaggi. Altro obiettivo, favorire la creazione di buoni ambienti di lavoro in tutta la supply chain del gruppo, impegnandosi anche nella tutela dei diritti umani. ''La sostenibilità non è un lusso: dev'essere alla portata di tutti. Abbiamo oltre 770 milioni di visitatori nei nostri negozi. I clienti ci danno la straordinaria opportunità di realizzare i loro sogni con prodotti belli e convenienti, che aiutano a risparmiare sulle bollette riducendo i consumi di elettricità e acqua e limitando la produzione di rifiuti. Con People & Planet Positive ci assumeremo maggiori responsabilità nei prossimi anni, in ogni anello della catena di fornitura, ad esempio utilizzando solo energia rinnovabile per alimentare i nostri edifici e lottando per la difesa dei diritti dell'infanzia'', aggiunge Steve Howard, Chief Sustainability Officer del gruppo.
(Adnkronos)

venerdì 12 ottobre 2012

Valerio Natalizia nuovo vice-presidente di ANIE Energia

Valerio Natalizia, direttore generale e amministratore delegato di SMA Italia, è stato eletto vice presidente di ANIE Energia e rappresentante per il fotovoltaico nella Giunta di Federazione ANIE. Classe 1974 e laurea in Ingegneria, Valerio Natalizia vanta una lunga esperienza e ruoli di grande prestigio nell'industria italiana delle energie rinnovabili. Natalizia e' infatti dal 2011 Presidente di ANIE- GIFI, il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane aderente a Confindustria ANIE, e dal 2005 alla guida di SMA Italia, la filiale italiana del primo produttore mondiale di inverter, SMA Solar Technology AG. ''Credo che la mia nomina confermi la crescente importanza del fotovoltaico nella produzione energetica nazionale e rappresenti un ulteriore passo verso la completa integrazione e partecipazione del settore nel sistema elettrico nazionale.'' ha dichiarato Valerio Natalizia. ''La mia presenza all'interno del consiglio direttivo di ANIE-Energia denota un forte cambiamento nella percezione delle energie rinnovabili in generale e del fotovoltaico in particolare: a oggi il fotovoltaico contribuisce al 5,48% della produzione elettrica nazionale con quasi 16 GWp di potenza installata. Portare avanti questa tendenza, con l'obiettivo di una piena competitivita' del settore fotovoltaico in un mercato energetico libero e integrato a livello comunitario, e' una delle mie priorita' in questa nuova avventura
(da Cambiamenti Climatici)

lunedì 8 ottobre 2012

Salvatore Sardo: la ricerca sulle rinnovabili è fondamentale

Salvatore Sardo, alla presentazione della Eni Chair in Energy Markets (vd post del 28 settembre), ha parlato di come la collaborazione con il mondo accademico e le attività di ricerca e sviluppo siano fondamentali per la crescita del business nel settore oil & gas.
Salvatore Sardo
Salvatore Sardo
"Nel campo della ricerca e dello sviluppoEni possiede un portafoglio brevettuale complessivo di circa 8.000 brevetti e domande di brevetto, che proteggono oltre 1.000 invenzioni, frutto delle attività di ricerca svolte all’interno della società, sia in campo core sia nel settore delle energie rinnovabili" ha spiegato Salvatore Sardo.
"Su questi temi nel Centro Ricerche per le Energie non Convenzionali Eni-Donegani di Novara circa 150 tra ricercatori, tecnici e staff si applicano - anche in collaborazione con Università e centri di ricerca italiani, europei e statunitensi – e studiano nuove opportunità per l'utilizzo su larga scala dell'energia solare e delle biomasse, che Eni ritiene rappresentino le fonti rinnovabili con maggiori potenzialità di utilizzo sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico."
Da non dimenticare poi l'Eni Award, "che, con una dotazione annuale di 850.000 €, premia le più avanzate ricerche nei campi del migliore utilizzo delle fonti energetiche, della protezione ambientale e della valorizzazione delle energie rinnovabili."
Salvatore Sardo ha infine citato le nomerose collaborazioni di Eni con il mondo accademico, "per sviluppare un efficace network nazionale e internazionale con le Università di eccellenza". "La maggior parte delle collaborazioni con il mondo accademico (complessivamente circa 400 tra Italia ed estero) riguarda progetti di ricerca per l’innovazione tecnologica nel settore oil & gas, l’ambiente e le energie rinnovabili."
Il testo integrale dell'intervento di Salvatore Sardo è scaricabile dal sito Eni >>.

domenica 7 ottobre 2012

Rapporto tra infrastrutture e ambiente: appuntamento alla Triennale di Milano

Come già anticipato nel post del 3 ottobre, domani, 8 ottobre 2012 alla Triennale di Milano verrà presentata una mostra di architettura che proporrà anche il progetto "TerrAfrica", un progetto regionale per lo sviluppo sostenibile che si sviluppa su 24 Paesi sub-sahariani.
"L'architettura del mondo" è il titolo della mostra, visitabile dal 9 ottobre al 10 febbraio.
Infrastrutture, mobilità, nuovi paesaggi, sono le tematiche oggetto dell'allestimento che si compone di quattro sezioni di cui una, quella storica, attraversa le altre tre che espongono opere e progetti relativi a ciò che si produce al di fuori del nostro paese, a ciò che stato realizzato o è in corso d'opera in Italia e, infine, a ciò che inizia a presentarsi come un quadro geografico a scala globale al quale le nuove grandi infrastrutture si rapportano.
 La sezione storica, sul Novecento, presenta opere note come i disegni di Le Corbusier per Algeri o quelli di Saarinen per la stazione di Helsinki, ma anche esempi di creazione di spazio pubblico e valore ambientale, come il metro di Mosca. Una sezione è sulla grande ingegneria italiana, in Italia e all'estero, tra gli anni '50 e '70. La sezione dedicata ad opere recenti prodotte al di fuori del nostro paese presenta un catalogo aggiornato di opere, suddivise per temi, alcune delle quali possono costituire un modello per chi come l'Italia deve recuperare un ritardo accumulato nel corso degli ultimi anni. La sezione dedicata al panorama nazionale offre quanto è in corso d'opera o è da poco stato realizzato mettendo in luce, in particolare, alcune situazioni in cui il rapporto tra infrastrutture, architettura, arte, paesaggio, città, ha assunto un ruolo particolare sviluppando esiti interessanti e inediti come testimoniano i casi di Reggio Emilia, Napoli, Perugia, Venezia. Nell'ultima sezione della mostra oggetto dell'attenzione sono colossali opere a difesa delle sabbie o del vento, destinate all'approvvigionamento idrico o energetico ad una circolazione "globale".

mercoledì 3 ottobre 2012

Ministero dell'Ambiente e Banca Mondiale per lo sviluppo sostenibile

Corrado Clini
ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare
Rafforzare la collaborazione operativa tra il ministero dell'Ambiente e la Banca Mondiale intensificando e qualificando i programmi e attuando strategie condivise sul tema dei cambiamenti climatici e dello sviluppo sostenibile. E' questo il risultato del vertice che si e' svolto a Washington nelle scorse ore tra il ministro Corrado Clini e i rappresentati del board della Banca Mondiale.

Clini - rende noto lo stesso ministero - ha incontrato due vicepresidenti della Banca, Rachel Kyte e Cyril Muller, responsabili rispettivamente per lo Sviluppo sostenibile e le Relazioni esterne, il ceo del fondo Gef (Global environment facility), Naoko Ishii, per confermare le priorita' dell'Italia in tema di tutela dell'ambiente e cambiamenti climatici.

Particolare attenzione e' stata dedicata al programma di comunicazione per il cambiamento climatico, "Connect4Climate", un fondo fiduciario promosso dal ministero dell'Ambiente nel 2009, avviato inizialmente come progetto pilota, sviluppatosi nel corso degli anni fino a diventare il programma in cui integrare le attivita' della Banca Mondiale nel settore dei cambiamenti climatici, promuovendo azioni integrate tra settore pubblico e privato. Tra i risultati di maggior rilievo raggiunti finora, la creazione di una comunità globale che comprende piu' di 140 organizzazioni tra cui agenzie delle Nazione Unite, università (Luiss, Yale, Mit e altre), organizzazioni non governative e settore privato, che attraverso Facebook conta oggi su oltre 325.000 utenti.

Azioni specifiche sono state identificate per collaborazioni gia' nei prossimi mesi a partire da 'TerrAfrica', un progetto regionale che si sviluppa su 24 Paesi sub-sahariani. Una mostra sulle attività già in corso su questo progetto verra' presentata alla triennale di architettura di Milano l'8 ottobre sul rapporto tra infrastrutture e ambiente. (ANSA).

martedì 2 ottobre 2012

Salvatore Sardo di Eni: 60 mld investimenti tra 2012 e 2015

Salvatore Sardo, Chief Corporate Operations Officer di Eni, è intervenuto ieri alla lectio inauguralis della Eni Chair in Energy Markets con uno speech dal titolo “Lo sviluppo del know-how e la collaborazione con il mondo accademico a supporto della crescita del business di Eni”.
Durante il suo discorso, Sardo ha annunciato che nel quadriennio 2012-2015 Eni prevede investimenti per ben 59,6 miliardi di euro, "più del 75% dei quali sarà destinato alle attività upstream". Salvatore Sardo ha inoltre sottolineato che, gli investimenti previsti "consentiranno di espandere la produzione di idrocarburi nel periodo 2012-2015 a un tasso di incremento medio annuo di oltre il 3%".

venerdì 28 settembre 2012

Jonathan Stern, Salvatore Sardo e Guido Bortoni e Michele Polo presentano l'Eni Chair in Energy Markets

Nasce all’Università Bocconi di Milano, in collaborazione con Eni, un nuovo corso dedicato all'energia: l'Eni Chair in Energy Markets.
Si tratta di una cattedra intitolata e permanente, con l’obiettivo di rafforzare l’attività di studio e analisi del mercato dell’energia, trattata sia in ambito didattico che in ambito di ricerca.
Grazie a questo corso, Eni (partner strategico dell’ateneo dal 2007) potrà beneficare di un dialogo continuo, privilegiato e sempre più qualificato nell’ambito dell’energia e di altre aree ad essa collegate. La cattedra è assegnata al Professor Michele Polo direttore del centro di ricerca in economia e politica dell’energia e dell’ambiente della Bocconi (Iefe) e Prorettore per l’Organizzazione Interna dell’Università Bocconi.
Salvatore Sardo
rappresenta Eni alla Lectio Inauguralis
L'Eni Chair in Energy Markets sarà presentata lunedì 1 ottobre, alle ore 11,30, presso l’Aula Magna della Bocconi (via Gobbi 5 a Milano) con un Lectio Inauguralis dal titolo "The Evolution of Natural Gas Markets in Europe" tenuta da:

Jonathan Stern, chairman Natural Gas Research Programme e Senior Research Fellow, Oxford Institute for Energy Studies, University of Oxford

Salvatore Sardo, chief corporate operations officer Eni

Guido Bortoni, presidente Autorità per l'energia elettrica e il gas

Michele Polo, Eni Chair in Energy Markets, Università Bocconi

giovedì 13 settembre 2012

L'Umbria mette in rete le aree protette

Lo sport come occasione per richiamare l'attenzione su parchi e aree naturali protette e sul tema della conservazione della biodiversita'. E' questo l'obiettivo del progetto della Regione Umbria "Parchi Attivi" che, realizzato dagli assessorati all'Ambiente e al Turismo della Regione e dal consorzio Itaca, unisce promozione turistica e attenzione verso le aree che necessitano di un'attenta valorizzazione soprattutto rispetto alla sostenibilita'.

"Vogliamo proporre ai tour operator e a tutti gli amanti della natura un pacchetto turistico innovativo - dichiara Paolo Papa, dirigente dell'ufficio Parchi e Aree Protette della Regione - Grazie all'ausilio di un portale web e di tutte le possibilita' offerte dai social media marketing sara' possibile, infatti, scoprire in tempo reale la fitta rete di eventi e manifestazioni che animano i parchi e, quindi, viverli in maniera diversa". Si tratta, aggiunge Papa, "di mettere in rete i sette parchi regionali piu' uno nazionale e far si che ogni parco si specializzi in un determinato sport a seconda della propria vocazione e in relazione alla propria struttura".

Escursioni, trekking, ippoturismo, voli in deltaplano, nordik walking, vela, rafting fino al tarzaning, ma anche degustazioni a base di prodotti tipi locali e seminari, e' quanto prevede la fase operativa del progetto. In un momento successivo, infatti, uno specifico vademecum descrivera' non solo la flora e la fauna caratterizzanti il territorio considerato, ma anche le azioni preventive utili per la salvaguardia degli ecosistemi attraversati durante lo svolgimento delle specifiche attivita'.

venerdì 24 agosto 2012

Dal Ministero 5 punti per lo sviluppo sostenibile

Una strategia in 5 punti per lo sviluppo sostenibile dell'Italia. Il ministero dell'Ambiente sul proprio sito pubblica le strategie politiche e misure gia' individuate e in corso di elaborazione. I 5 punti, che il ministro Corrado Clini portera' domani in Cdm nell'ambito del piano crescita discusso dal Governo, sono: la 'decarbonizzazione' dell'economia italiana, la sicurezza del territorio, il recupero e la valorizzazione delle aree industriali dismesse in zone urbane soggette a bonifica, la gestione integrata dei rifiuti e la gestione integrata delle risorse idriche. In particolare per la "decarbonizzazione" dell'economia, oltre a un pedaggio differenziato per gli autoveicoli, tra gli obiettivi, lo sviluppo della filiera nazionale delle tecnologie "verdi", prioritariamente nei settori energetici e della chimica "verde", transizione del sistema energetico nazionale verso sistemi distribuiti di trigenerazione (elettricita', calore e freddo) ad alto rendimento con lo sviluppo contestuale di reti intelligenti locali (smart grids), eco efficienza nell'edilizia, modifica delle modalita' di trasporto di merci e persone a favore di ferrovia e cabotaggio, recupero e valorizzazione dei rifiuti, promozione dell'esportazione di tecnologie "verdi". Per la sicurezza del territorio, Clini individua due obiettivi: prevenzione dei rischi, sulla base di mappe aggiornate della vulnerabilita' e revisione degli usi del territorio in relazione alle mappe di vulnerabilita'. Per il recupero e la valorizzazione delle aree dismesse soggette a bonifica, le misure da discutere prevedono la semplificazione delle procedure in materia di bonifica dei siti inquinanti in aree urbane e prevedono l'estensione progressiva a tutti i Siti di interesse nazionale (Sin) della procedura adottata con l'Accordo di Programma per Porto Marghera.

venerdì 13 luglio 2012

Protocollo d’intesa per l’edilizia sostenibile

A cavallo tra la settimana di fine marzo e quella di inizio aprile 2012 Federico Grazioli, Presidente di ACCREDIA, l’Ente unico nazionale di accreditamento, e Ugo Cavallera, Presidente di ITACA, l’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale hanno firmato un Protocollo d’intesa per promuovere le certificazioni rilasciate sotto accreditamento a sostegno delle politiche regionali per la sostenibilità ambientale delle costruzioni. Questa firma getta le basi per la realizzazione di un sistema di certificazione nazionale in materia di sostenibilità ambientale degli edifici prevedendo la definizione di un sistema di certificazione unitario e a carattere volontario, coordinato ed integrato sia con i sistemi regionali, già attivi sul territorio e basati proprio sul Protocollo Itaca, sia con il sistema di normazione tecnica (UNI e CEN). Oggi il Protocollo Itaca è applicato all’edilizia residenziale, industriale e commerciale, mentre in ambito pubblico è uno schema di riferimento per attuare politiche di incentivazione verso l’edilizia sostenibile: Contratti di Quartiere, Regolamenti Edilizi Comunali, Piano Casa, ecc.
L’intesa con ITACA  si inserisce all’interno dell’energica azione che Accredia sta portando avanti in tema di tutela dell’ambiente anche con altre istituzioni, come per esempio con il Ministero dell’Ambiente, per garantire la competenza di chi certifica la conformità agli standard ambientali.

venerdì 6 luglio 2012

Paolo Scaroni: 2 miliardi investiti in ricerca e sviluppo

Paolo Scaroni
Paolo Scaroni
Paolo Scaroni, amministratore delegato  Eni, nel corso della consegna degli Eni Award 2012 (i premi assegnati ogni anno alle migliori idee per un futuro sostenibile), ha ricordato che nel triennio 2009-2011 sono state depositate ''circa 300 domande di brevetto, un terzo in più rispetto al triennio precedente''.

Dal 2005 al 2011 Eni ha inoltre investito in ricerca e sviluppo ''quasi due miliardi di euro'' - ha detto Paolo Scaroni - con una crescita ''costante'' della ''produzione intellettuale'' del gruppo.

(dal "Paolo Scaroni sul blog di Fabio Barnetta")

domenica 10 giugno 2012

Officina pubblica per l'aggregazione e la sostenibilità

“Il fai da te adesso puoi farlo da noi”. Questo lo slogan di Atelier Remida per l’attivazione di “Officina pubblica”, un nuovo spazio aperto al territorio, che sarà inaugurato lunedì 11 giugno, dalle 18, nel Centro Remida di Ponticelli (Na) in via Curzio Malaparte, 90.
Uno spazio attrezzato e assistito, aperto alla cittadinanza, sostenuto dalla “Fondazione con il Sud”, nell’ambito del progetto “I.o. Cr.e.s.co”, promosso da una rete di associazioni di cui è capofila il consorzio Co.re.
Tra i primi esempi del genere in Italia, Officina Pubblica vuole essere un luogo aperto a tutti per creare aggregazione e sostenibilità, per un sorta di vintage a costo zero e… a tempo guadagnato per se stessi e per chi è sensibile al circuito dell’usato.
Per chi ha un vecchio mobile da risistemare, un vestito da rinnovare, una lampada da inventare o un oggetto da decorare, ma non ha sufficiente spazio in casa, da lunedì prossimo potrà recarsi al Centro Remida e trovare l’Officina Pubblica, uno spazio attrezzato per riparare, trasformare, creare, costruire. Ospitando artigiani, genitori, ragazzi, chiunque abbia un hobby ma non riesce a praticarlo.
Nell’Officina Pubblica si potranno usare trapani, martelli, righelli, seghetti, per inchiodare, tagliare, forare, cucire, costruire oggetti in metallo, legno, plastica, stoffe, usando materiali riciclati. Un modo per stare insieme e liberare la propria creatività, sperimentando anche nuove tecniche operative.
“Se sento dimentico. Se vedo ricordo. Se faccio capisco”, diceva Confucio. Un pensiero antico che induce a riflettere sulla rilevanza dell’aspetto del “saper fare”, di tradizioni che scompaiono e che invece sono parte integrante del nostro quotidiano. Una forma di bricolage aperta al quartiere con le atelieriste di Remida pronte a far da guida anche per chi è alle prime armi.
La partecipazione alle attività dell’Officina è gratuita.
(da universy.it)

sabato 9 giugno 2012

Festival dell'energia a Perugia

In arrivo il Festival dell’Energia di Perugia, che sarà inaugurato venerdì 15 a Palazzo dei Priori e proseguirà con oltre 40 appuntamenti nel centro storico per tutto il fine settimana.
Appuntamenti che alterneranno sessioni più istituzionali dedicate agli esperti e agli addetti ai lavori a dibattiti, talk-show, presentazioni di libri, iniziative ludiche per i più piccoli e di divulgazione per il grande pubblico.
Durante la tre giorni perugina, in particolare, troveranno ampio spazio i temi della trasparenza in bolletta, della lotta allo spreco e dell’energia come chiave di volta per creare posti di lavoro. E ancora, mostre e spazi espositivi all’insegna dell’energia sostenibile.
Particolarmente interessanti saranno poi le visite guidate alle eccellenze locali, come gli impianti di Archimede Solar Energy a Massa Martana, che sfruttano la tecnologia del solare a concentrazione sviluppata dal Premio Nobel Carlo Rubbia, e la centrale idroelettrica di Galleto nel Ternano, la più grande in Italia e tra le più potenti di tutta Europa.
La partecipazione del pubblico è libera e gratuita a tutti gli eventi del Festival, così come le visite guidate, trasporto incluso con partenza dal centro storico di Perugia, previa prenotazione all’indirizzo e-mail segreteria@festivaldellenergia.it.
http://www.festivaldellenergia.it/

venerdì 8 giugno 2012

Paolo Scaroni dà il buon esempio: via la cravatta per proteggere l'ambiente

Torna, per il sesto anno di seguito, "Eni si toglie la cravatta". L'iniziativa, giunta alla sesta edizione, è rivolta ai dipendenti della società di Paolo Scaroni e consiste nell'adottare in ufficio un abbigliamento meno rigoroso a vantaggio del risparmio energetico, per consumare meno elettricità con condizionatori e ventilatori e contenere le emissioni dannose. Evitando giacca e cravatta è infatti possibile alzare di 1°C la temperatura negli edifici contribuendo a contenere le emissioni di CO2. Durante l'edizione del 2011 sono state risparmiate 430.000 kWh di energia elettrica, pari a una riduzione del 9,5% dei consumi elettrici per il condizionamento. Il risparmio complessivo durante i giorni dell'iniziativa corrisponde ai consumi elettrici annui per uso domestico di 360 persone. La quantità di CO2 risparmiata equivale a quella prodotta da circa 1350 viaggi A/R in aereo sulla tratta Milano-Roma e a quella emessa da un'auto nuova per compiere 40 volte il giro del mondo.
Dulcis in undus, il denaro risparmiato è stato investito in progetti di sostenibilità.
La pratica di Eni di togliere la cravatta in ufficio, lanciata nel 2007, è diventata modello da seguire anche per altre aziende. Nella fotografia, l'amministratore delegato Paolo Scaroni... senza cravatta.

giovedì 7 giugno 2012

In Puglia un seminario sullo sviluppo sostenibile in UE

La Cooperativa Sociale Europea Escoop ha organizzato a Mola di Bari un seminario con croati, macedoni, serbi e kosovari per studiare la formula Ue per uno sviluppo sostenibile. Una visita di studio di una settimana in Italia per capire come far nascere un'impresa, grazie al progetto Esensee (Eco Social Economy Network South and East Europe).
"L'obiettivo - spiegano gli organizzatori - è fare in modo che questi Paesi, tutti prossimi all'ingresso nell'Unione Europea, conoscano le procedure standard richieste dall'Ue. Il tutto però, basandosi sin da subito su un modello nuovo di economia, attento all'importanza dell'uomo all'interno nel sistema imprenditoriale, e dunque fondato sul rispetto dell'ambiente e dell'ambito sociale in cui i progetti nascono. Perché svilupparsi è necessario, ma solo se lo sviluppo è sostenibile".

martedì 5 giugno 2012

Giornata mondiale dell'ambiente

Da Ansa:
Sono 40 anni che l'Onu festeggia la Giornata mondiale dell'Ambiente. E, da quando venne deliberata dall'Assemblea generale riunita a Stoccolma nel 1972, oggi più che mai punta sul futuro. In particolare sull'economia 'verde', quella fatta dalle nuove eco-tecnologie capaci di alleggerire il peso del carbonio nella società, di tenere sotto controllo la temperatura del Pianeta, e magari di portarci fuori dalla crisi.
In quel prossimo futuro ha messo il naso il rapporto lanciato da Greenpeace sull'energia che ci attende, senza fonti fossili senza petrolio né nucleare ma con tante fonti rinnovabili da fornire elettricità a 2 miliardi di persone ora al buio e con i trasporti dominati dall'eco-automobili. Come se non bastasse quest'anno il mondo si riunirà dal 20 al 22 giugno a Rio de Janeiro per un 'doveroso' tributo allo sviluppo sostenibile, esattamente 20 anni dopo il summit della Terra del 1992 (ed è per questo che il vertice viene definito Rio+20).
Il report di Greenpeace 'Energy [R]evolution 2012' disegna uno scenario degno di una vera e propria 'rivoluzione', quella delle rinnovabili, che nel 2030 potrebbe coprire "il 37% della domanda globale di elettricità, con una capacità installata di 7.392 Gigawatt (GW)". E a lungo termine "il 94% dell'elettricità potrà essere prodotto" da fonti pulite, le quali saranno "significativamente più economiche". Inoltre viene previsto "un tasso di occupazione crescente: il 65% dei posti di lavoro nel settore energetico al 2030 saranno garantiti dalle fonti rinnovabili" (4,8 milioni di posti in più al 2020). Si avrà, spiega ancora il report, "un risparmio annuo globale di 1.320 miliardi di dollari" per il mancato uso dei combustibili fossili.
Greenpeace mette a punto una 'road map' per raggiungere i target di riduzione delle emissioni di CO2 (meno 80% al 2050), la dismissione del nucleare e lo stop alle fonti fossili (soprattutto alle risorse di petrolio di Artico e Mediterraneo). La riduzione dei combustibili fossili passa, secondo l'associazione targata arcobaleno, anche attraverso veicoli più efficienti. In particolare, si dovrebbe usare più energia rinnovabile per alimentare i veicoli e adottare standard elevati per l'efficienza dei motori (solo in Ue i consumi potrebbero ridursi del 40%).
Lo slogan dell'edizione di quest'anno della Giornata mondiale dell'Ambiente chede a tutti noi di avvicinarsi alla natura: 'Economia verde: ti include?'. Quest'anno il cuore della festa sarà in Brasile: un Paese ormai diventato una grande economia emergente e pronto ad essere più 'verde' (dal riciclo dei rifiuti alle rinnovabili e ai biocombustibili), con davanti a sé enormi sfide ambientali (come la deforestazione illegale dell'Amazzonia e l'inquinamento delle metropoli). Il culmine sarà poi tra 15 giorni quando a Rio de Janeiro si alzerà il sipario sul summit delle Nazioni Unite dedicato alla sostenibilità e in cui si tenterà di far passare il messaggio che per misurare il benessere non basta più soltanto il Pil.

lunedì 4 giugno 2012

Paolo Scaroni: contro il caro-benzina occorre ridimensionare i consumi

Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni, mi ha fatto pensare, con il discorso fatto durante il convegno al Day Rotary Patavini.
Secondo Scaroni il caro benzina dipenderebbe anche dal nostro stile di vita. Infatti non riusciamo a farne a meno e ne consumiamo così tanta, nonostante i rincari, che la benzina era e resta necessaria, quindi preziosa e costosa.
"Ci lamentiamo per l'eccessivo costo della benzina? Se il prezzo è considerato elevato, la colpa va attribuita al nostro stile di vita. Non siamo disposti, infatti, a rinunciare a nulla: ciò significa che il petrolio non ha raggiunto ancora un costo tale da essere ritenuto insostenibile e da provocare, quindi, un mutamento del nostro modo di vivere".
"In 20 anni - ha precisato Paolo Scaroni - il costo del petrolio è cresciuto di dieci volte, eppure i consumi non sono calati”.

giovedì 31 maggio 2012

Un km in bici fa guadagnare la società, in macchina la fa perdere

Uno studio danese ha considerato l’impatto economico della mobilità dal punto di vista delle due ruote e delle quattro.
Copenaghen è una delle città più ecosostenibili d’Europa. Visitandola ci si rende conto di quanto l’Italia possa ancora fare in termini di mobilità ciclistica.
Ma in Danimarca si studiano anche gli effetti positivi dell’andare in bici: ciò che è emerso, attraverso complessi calcoli incrociati, è che ogni chilometro percorso in bici porta un guadagno economico netto di 42 centesimi alla società. Mentre se la stessa distanza si percorre in auto genera una perdita di 3 centesimi per tutta la comunità.
Nella complessa equazione sono incluse sicurezza, comfort, turismo, salute e trasporti per tutti i cittadini. Secondo i parametri economici il risparmio, in termini di assicurazioni e salute, inciderebbe notevolmente sul PIL e sulla spesa sanitaria.
Copenaghen è una città con 1 milione e mezzo di abitanti, dove l’80% della popolazione usa la bicicletta e rende quindi in termini economici qualcosa come 200 milioni di euro di risparmio.
Secondo i calcoli ogni persona genera 150 euro di risparmio.
Ecco perché a Copenaghen investono molto di più in piste ciclabili che in strade. Sul medio e lungo periodo è il modo migliore per ridurre la spesa. E in tempi di crisi è un dato importante.

giovedì 24 maggio 2012

Geotermia: alla portata di tutti

La geotermia sarà una delle strade dalle quali passa il futuro dell’approvvigionamento energetico sostenibile. Contribuisce infatti per il 10% ai consumi elettrici complessivi del nostro paese. È stato questo l’argomento principe della “tre giorni” di convegni che si è tenuta a Villa D’Angri (Napoli) dal 17 al 19 maggio e alla quale hanno preso parte esperti, ricercatori, associazioni e istituti che si occupano di geotermia. Dagli incontri è emerso che, oltre ad essere una fonte energetica realmente pulita, la geotermia è anche un’occasione di rilancio economico per il nostro paese. Un sistema a impatto zero che consentirebbe un notevole vantaggio sia in chiave economica che ambientale. In tema di nuove tecnologie legate alla geotermia i passi avanti sono stati davvero notevoli. Negli ultimi anni, infatti, si è passati dalla alta entalpia (l’uso di fluidi ad alta temperatura per generare vapore e di conseguenza elettricità), alla media e bassa entalpia che consente un vasto utilizzo del calore generato dalla terra, trasformabile anche in aria fresca attraverso le pompe di calore. Inoltre la nuova filiera è pensata per adattarsi a qualsiasi realtà territoriale, anche nelle zone urbane ad alta densità. Il primo progetto concreto presentato durante il convegno di Napoli riguarda la realizzazione di un impianto geotermico nella zona dei Campi Flegrei che prevede una centrale geotermica, una fotovoltaica, una a biomasse e un sistema di riscaldamento dell’acqua a ciclo chiuso che dovrebbe coprire l’intera area di Pozzuoli per un totale di utenti di circa mezzo milione. L’area napoletana, inoltre, è ricca di giacimenti di calore generati da sottofondi del Tirreno e questo garantirebbe un ritorno degli investimenti in pochi anni, oltre alla grande opportunità di smarcarsi completamente dalla dipendenza dal petrolio.

giovedì 17 maggio 2012

Premio Sodalitas Social Award per lo sviluppo sostenibile

E’ stato consegnato ieri al Quirinale il Premio Sodalitas Social Award alle imprese che hanno puntato in maniera vincente sulla sostenibilità. Obiettivo del premio, giunto alla decima edizione è quello di fare della sostenibilità ambientale una “scelta irreversibile”.
Ottantotto le imprese aderenti alla Fondazione Sodalitas che da anni sono impegnate nella produzione a basso impatto ambientale, nell’uso di energie rinnovabili e di tecnologie eco-friendly. A loro va il plauso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero. Ciò che caratterizza l’azienda sostenibile è l’attenzione ai bisogni degli individui e alle situazioni di disagio, dimensioni che solo la sostenibilità più unire.
La Fondazione Sodalitas, nata nel 1995, unisce imprese leader del mercato italiano che rappresentano il 30% del PIL nazionale ed impiegano 800.000 lavoratori. Ogni anno, inoltre, forma 1.500 giovani da inserire nel mondo del lavoro. La fondazione costituisce un trait d’union tra impresa, non profit e scuola. Tra i vincitori l’Associazione Albergatori di Riccione, le Ferrovie dello Stato Italiane con Enel Cuore Onlus , Nordiconad, Italcementi, Filca Cooperative, il Comune di Milano e Mellin.

giovedì 10 maggio 2012

SolarExpo 2012: l'inaugurazione alla presenza del ministro dell'ambiente Clini

Evento di apertura "STATI GENERALI DELLE RINNOVABILI E DELL’EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA": un incontro le associazioni nazionali della green economy.

Il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini e le istituzioni tecniche - GSE e Autorità per l'Energia – si confrontano con la community nazionale dell’energia sostenibile sul 5° conto energia e sui nuovi incentivi alle energie rinnovabili elettriche, alle rinnovabili termiche e alle tecnologie ad alta efficienza. Focus della discussione il varo degli attesissimi decreti. Sullo sfondo le politiche strategiche al 2020 per la transizione ad un’economia low carbon. Di grande importanza l’adesione di tutte le associazioni nazionali del settore per dimostrare che l'industria della green energy è la soluzione per una pronta ripresa economica.

martedì 28 febbraio 2012

12 trucchi per risparmiare sul riscaldamento

Abbiamo già visto che la voce che incide di più sui consumi domestici è il riscaldamento.

Vuoi sapere come risparmiare sul riscaldamento di casa?
Il risparmio energetico in casa spesso ci porta se ben eseguito a raggiungere alti livelli di risparmio di denaro.

Di seguito riportiamo alcuni semplici consigli su come risparmiare in casa:
  1. Non coprire i caloriferi con tende o rivestimenti.
  2. Installare valvole termostatiche sui termosifoni, queste permettono di controllare la temperatura in ogni stanza.
  3. La temperatura ideale d’inverno è 20°C (ricordate che ogni 1°C si risparmia circa il 6-8 % di energia): riducendo di 1° C la temperatura nelle stanze si risparmia circa il 6 % di energia.
  4. Evitare di ventilare i locali più volte al giorno creando correnti d’aria. D’inverno cercare di arieggiare gli ambienti solo nelle ore più calde, di contro, d’estate vanno arieggiate nelle ore più fresche.
  5. Provvedere regolarmente alla pulizia e alla manutenzione della caldaia.
  6. Nelle ore notturne è opportuno spegnere la caldaia e regolare il timer per riaccenderla 2 ore prima di quando ci si dovrà svegliare.
  7. Sfiatare i caloriferi ad ogni inizio d’inverno.
  8. Inserire pannelli isolanti e riflettenti nel retro dei termosifoni/radiatori (soprattutto dove le pareti sono rivolte verso l’esterno o esposte a nord): fa si che il calore non si disperda e l’ambiente risulti più caldo.
  9. Appena fa buio è utile abbassare le tapparelle in quanto con questo semplice gesto la dispersione di calore attraverso le finestre si riduce della metà;
  10. Nel caso abbiate finestre con vetri singoli, la dispersione di calore sarà sicuramente molto alta quindi è bene che cerchiate la soluzione più adatta a voi per isolare il calore. In tal caso è possibile optare per l’installazione di un doppio vetro, la sostituzione con un serramento termoisolante, o, infine, l’applicazione sui vetri singoli di appositi film trasparente termoisolanti.
  11. Porte e finestre vanno isolate con guarnizioni a profilo concavo in strisce.
  12. Se si possiede un camino in casa è importante, per non disperdere calore, che venga chiusa la serranda di tiraggio quando non utilizzato.

martedì 21 febbraio 2012

Come risparmiare in casa? Incominciando dal riscaldamento

Volete sapere come risparmiare energia e denaro in casa?

Per risparmiare occorre prima sapere dove e quanto si consuma.
Questo specchietto fornisce alcune utili indicazioni a riguardo:
  • riscaldamento -> 55%
  • automobile -> 31%
  • acqua (calda) -> 7%
  • apparecchi refrigeranti, lavatrice -> 4%
  • cucina -> 2%
  • illuminazione -> 1%
Sorpresi?
Questi dati ci dicono chiaramente che, escludendo l’automobile, il 79% dei consumi energetici in ambito domestico è dovuto al riscaldamento. Quindi è su questo che dobbiamo concentrare gli sforzi per risparmaire.

Prossimamente scriverò un decalogo di semplici consigli su come risparmiare sul riscaldamento.