mercoledì 3 dicembre 2008

Le imprese rilanciano sui progetti sostenibili

Responsabilità sociale e conto economico si dimostrano buone alleate. «Con il nostro progetto ambientale in 13 anni abbiamo ridotto i consumi elettrici del 50%, l'impiego di acqua del 70%, i rifiuti in discarica del 92 per cento. E il guadagno per l'azienda è stato di un miliardo di dollari» ha detto ieri Carlo Ottaviani, vicepresidente corporate di StMicroelectronics, alla presentazione della classifica Accountability Rating®, elaborata per la prima volta in Italia da Scs Consulting, analizzando le quotate nell'S&P Mib 40. «Il rating valuta la capacità di coinvolgere gli stakeholder – ha detto Valeria Fazio di Scs, al convegno "Responsabilità d'impresa per ricostruire la fiducia" nella sede milanese del Sole 24 Ore – di interiorizzare le loro aspettative nei sistemi di governo e di riconoscere e gestire gli impatti delle propria attività sul mercato e sul contesto in cui l'azienda opera».In vetta alla classifica si posizionano le utilities (l'Eni di Paolo Scaroni, l'Enel di Fulvio Conti, la Terna), le banche (Gruppo Montepaschi, Intesa Sanpaolo, UniCredit), in fondo società della moda come Bulgari, Luxottica, Geox (rispettivamenteal 33Ú,34Ú,35Úposto) edeimedia come Mediaset, Gruppo Editoriale L'Espresso e Mondadori (al 37Ú,38Úe 40Úposto).Pietro Guindani, presidente di Vodafone (società prima nella classifica mondiale Accountability) ha detto che «la responsabilità sociale deve pervadere tutti gli aspetti dell'azienda» e ha annunciato che il gruppo Csr della Commissione cultura di Confindustria – che lui stesso guida – si occuperà di tre aree: sostenibilità ambientale, impresa e terzo settore, impresa e capitale umano. (Da Il sole 24 Ore)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Peccato scoprire che tre le prime aziende in questa classifica non c'è ne nessuna manifatturiera... speriamo che in qualche anno la situazione cambi!