Da Italia Oggi
Veronafiere si dà alle bioenergie. E lo fa in grande stile, stringendo una maxi-alleanza con altre due aziende del settore per sviluppare scambi di conoscenze, unire risorse, organizzare eventi. Ma per Veronafiere è anche un'alleanza nel suo stile: visto che non rinuncia alla vocazione «internazionalista» che la caratterizza. E stavolta fa rotta sul Sudamerica. Meglio, su Brasile e Argentina, paesi chiave per lo sviluppo delle bioenergie. Ma andiamo al dunque. Nei giorni scorsi è nata a Saragozza (in Spagna) una nuova società, la «SVZ Fairs»: a costituirla sono Veronafiere, appunto, Feria de Zaragoza (protagonista dell'Expò internazionale 2008) e la Survey marketing & consulting, una società tedesca specializzata nell'organizzazione di eventi internazionali. Le quote di partecipazione sono paritetiche : tutti al 33,3%. E anche l'obiettivo è dichiarato: realizzare un progetto dedicato alle energie rinnovabili chiamato «R-energy». Inizialmente, camminerà su due gambe: due iniziative, una a Buenos Aires (10-12 giugno 2009) e l'altro a San Paolo (17-19 giugno 2009). Più in la è in agenda una terza edizione, in ottobre, in Turchia. Per il direttore generale Veronafiere, Giovanni Mantovani, «si tratta di un'iniziativa di forte impatto strategico, mai attuata nell'ambito fieristico internazionale, specie per le caratteristiche imprenditoriali degli attori». Target degli espositori e settori merceologici interessati sono già evidenti: macchinari, tecnologie e servizi nei comparti dell'energia eolica, idroelettrica e marina, energia solare (fotovoltaica, termica e termoelettrica), geotermia, energie rinnovabili da fonte agricola (biomasse, biogas, biocarburanti), idrogeno e waste to energy
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