Il Libro verde della Commissione Ue indica le sfide da vincere per ripensare il trasporto urbano, spiega Il Sole 24 Ore
La sfida posta dallo sviluppo sostenibile nelle aree urbane è immensa. E appare indifferibile per gran parte delle città europee, chiamate a far convivere la bonifica di tessuti abitativi spesso fortemente degradati con politiche ambientali di risanamento di livelli di polluzione sempre più allarmanti. Senza dimenticare il rinnovo delle reti di trasporto, di cui gli utenti lamentano un'indufficienza ormai allarmante. Si tratta, in altri termini, di conciliare, da un lato, lo sviluppo economico delle città e l'accessibilità del loro territorio e, dall'altro, la qualità di vita e la tutela ambientale.Di fronte a queste problematiche dalle molteplici implicazioni, occorre uno sforzo comune per incentivare la ricerca di soluzioni innovative e ambiziose in materia di trasporto urbano, che permettano di rendere le nostre città più agibili, più accessibili, più sicure e meno inquinate. Proprio in questa prospettiva si sviluppano le riflessioni contenute nel Libro Verde della Commissione europea intitolato "Verso una nuova cultura della mobilità urbana".Poichè la mobilità urbana deve agevolare lo sviluppo economico delle città, la qualità della vita degli abitanti e la tutela dell'ambiente cittadino, proprio in questa prospettiva – viene sottolineato nel Libro Verde – le città europee devono affrontare cinque sfide, da vincere nell'ambito di un approccio integrato: e per un traffico scorrevole nelle città. Non esiste un'unica soluzione al problema della congestione. Si dovrebbero comunque rendere più attraenti e sicure le alternative all'uso dell'automobile privata, come spostarsi a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici o in moto-cicletta e motorino. Si dovrebbepermettere ai cittadini di ottimizzare i loro spostamenti grazie a combinazioni efficienti di varie modalità di trasporto. È stato dimostrato che la congestione può essere attenuata anche con sistemi " intelligenti" e flessibili di regolazione del traffico stradale; r per una città più pulita. Il trasporto è uno dei settori più difficili da regolamentare in termini di emissioni di CO2. Nonostante i progressi della tecnologia automobilistica, la crescita del traffico e lo stile di guida "a singhiozzo" tipico della circolazione urbana fanno delle città una delle principali fonti di emissioni di CO2, in continua espansione. Tali emissioni sono uno dei fattori determinanti dei cambiamenti climatici, che stanno alterando in maniera preoccupante l'ecosistema del nostro pianeta, per cui è diventato urgente adottare misure di contenimento dell'impatto; t per un trasporto urbano più intelligente. L'elaborazione dei dati sul traffico e sui percorsi più frequentati può fornire informazioni, assistenza e controllo dinamico del trasporto a passeggeri, conducenti, operatori del parco veicoli ed esercenti delle reti. Alcune applicazioni sono già in uso per il trasporto stradale, ferroviario e fluviale. Nei prossimi anni queste applicazioni saranno potenziate dal sistema satellitare Galileo, che consentirà una localizzazione più precisa dei singoli mezzi; u per un trasporto urbano accessibile. L'infrastruttura urbana – comprendente strade, piste ciclabili ma anche treni, autobus, spazi pubblici, parcheggi, fermate di autobus, stazioni, e così via – dovrebbe essere di qualità ottimale. Si richiedono anche collegamenti efficienti all'interno della città e con il retroterra, tra le reti urbane e interurbane, nonché con la rete transeuropea dei trasporti (Ten-T). È particolarmente importante disporre di buoni collegamenti con gli aeroporti, le stazioni ferroviarie e i porti, nonché con le piattaforme intermodali per il trasporto di merci, in modo da interconnettere le varie modalità di trasporto collettivo;.
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