«Sparati» nel sottosuolo. Si comincia dalle case di lusso di Milano CityLife, dice Il Corriere della Sera
Il primo appuntamento sarà con i grattacieli «storti». La centrale di stoccaggio interrata sotto il nuovo parco
Sparati a 70 chilometri l'ora nel sottosuolo: carta, plastica, frazione umida, indifferenziata. Milano si prepara a rivoluzionare la raccolta dei rifiuti. Prima nelle case di lusso del nuovo quartiere di Milano CityLife, poi ai Navigli, quando si trasformerà in isola pedonale.Semplici prove d'orchestra per il gran concerto finale: il nuovo quartiere dell'Expo, quello che, a detta del sindaco Letizia Moratti, dovrà diventare un modello di sostenibilità ambientale per tutta Italia.Milano copia Stoccolma ed è pronta a importare la raccolta pneumatica dei rifiuti. Al punto che la Moratti vuole inserire, nel regolamento urbanistico, il seguente codicillo: ogni nuovo insediamento urbanistico dovrà prevedere la raccolta pneumatica dei rifiuti. Sistema semplice. Tre o quattro bocchettoni piazzati sul pianerottolo di casa o in strada, collegati da una fitta rete di tubi sotterranei a una centrale, dove un gigantesco aspiratore risucchia i rifiuti. Ad Hammarby Siostad, il quartiere paradiso degli ambientalisti svedesi, dove si ricicla anche l'acqua delle fognature per recuperarne il calore, sono spariti dalle strade i camion della spazzatura. E non si vede un sacchetto all'esterno neanche per un minuto. La Moratti, nella sua visita settembrina a Stoccolma, si è innamorata del progetto. E da ieri una delegazione milanese formata dall'assessore all' Ambiente, Edoardo Croci e e dal presidente di Amsa, Sergio Galimberti, più una nutrita schiera di tecnici, si è trasferita nella capitale scandinava per incontrare i vertici di Envac, la società che ha brevettato la raccolta pneumatica e l'ha esportata nel mondo.Il primo appuntamento sarà con i grattacieli «storti» della vecchia Fiera. Il progetto di massima c'è già: la raccolta pneumatica servirà 15 mila tra inquilini e uffici di CityLife. La centrale di stoccaggio sarà totalmente interrata sotto il nuovo parco e sarà raggiungibile dai camion dell'Amsa grazie a uno svincolo nel tunnel. I costi – circa 6 milioni di euro - saranno a carico della cordata vincitrice del bando di gara, mentre la gestione sarà affidata ad Amsa.«Il sindaco – precisa il presidente Galimberti — è entusiasta del nuovo sistema e ritiene che sia applicabile anche a Milano ove possibile, ossia in tutte le nuove strutture e nei nuovi insediamenti. Stiamo lavorando anche su Garibaldi-Repubblica ». L'altro appuntamento riguarda il sito dell'Expo. Nel dossier di candidatura, gli spazi che ospiteranno i padiglioni dovranno garantire un bassissimo impatto ambientale. «La raccolta pneumatica — conferma l'assessore Croci — non è stata inserita nel dossier di candidatura, ma è un'opportunità da considerare. Anche perché grazie alla società Expo sarà sotto il pieno controllo del pubblico. Quindi, si può cominciare a lavorarci da subito ». Ma Croci ha in mente anche un'altra «applicazione» dell'aspirapolvere mangia-rifiuti: «Quando partirà l'isola pedonale dei Navigli e si faranno i lavori per strade e marciapiedi si potrebbe sperimentare la raccolta pneumatica anche nei luoghi della movida».
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