giovedì 22 gennaio 2009

Mission possible: cibo al mondo

A Milano 2015 si discuterà anche di come combattere la fame, spiega Il Giorno

MILANO COME TUTTE le altre Esposizioni che l'hanno preceduta, anche "Milano 2015" avrà un tema importante da illustrare a ospiti e visitatori: gli organizzatori, infatti, hanno deciso che la manifestazione lombarda affronterà i grandi problemi legati allo sviluppo sostenibile e li hanno sintetizzati nell'efficace slogan "Nutrire il pianeta. Energia per la vita". Tutti si aspettano che l'edizione milanese dell'Expo sarà uno straordinario evento durante il quale si cercherà di far conoscere agli oltre 100 milioni di visitatori (questi sono i "numeri" previsti dagli esperti...) cosa c'è di nuovo nel settore dell'alimentazione e quindi di valorizzare la creatività e l'innovazione ma senza scordarsi della tradizione. ORGANIZZATORI ed espositori, insomma, cercheranno di affrontare il tema del "cibo" a 360° e i programmi parlano da soli: sul tappeto ci saranno grandi questioni, come quelle relative alla possibilità di assicurare un corretto nutrimento a tutti gli abitanti del globo. Ma, poi, si discuterà anche di prevenzione e di cura delle malattie legate alla malnutrizione e alla denutrizione. Gli esperti esporranno, inoltre, i loro progetti per assicurare ad ogni Paese del mondo la disponibilità di acqua potabile e la fornitura cibi sani e, questo proposito, verranno anche illustrate le nuove tecniche per una sempre più corretta conservazione degli alimenti e per la loro distribuzione. C'è anche la scuola nel calendario dell'Expo perché, a "Milano 2015", verranno proposti programmi di educazione alimentare da sottoporre ai ragazzi di ogni parte del globo. Ci si aspetta molto da questa Esposizione Universale, insomma: dibattiti, seminari, incontri, confronti faranno capire che il problema della fame può essere risolto anche grazie alle nuove scoperte, alla ricerca scientifica, all'impegno di tutti i Paesi, soprattutto di quelli "ricchi". Ma che bisogna "inventarsi" anche un nuovo modo di lavorare la terra (sono necessarie, dicono gli esperti, nuove strategie per far nascere e/o sviluppare imprese e aziende eco-compatibili). Ma l'Expo made in Italy non trascurerà la tutela dei "prodotti tipici": il nostro Paese, infatti, è impegnato da tempo nella difesa dei suoi prodotti Doc (si pensi al Parmigiano, alla Mozzarella di Bufala, al Prosciutto di Parma o di San Daniele...) dalle imitazioni provenienti da altre regioni del Mondo. E, CHISSÀ, forse non è stato un caso quello di far cadere la scelta su Milano come sede dell'Expo 2015: il capoluogo lombardo, infatti, è considerato la capitale economica dell'Italia e l'Italia è riconosciuta a livello mondiale per le sue tradizioni alimentari, per la sua "dieta mediterranea", per il grande dinamismo e l'incredibile creatività delle sue aziende, soprattutto di quelle del settore agro-alimentare.

Che cosa fanno i grandi gruppi petroliferi per l’ambiente. Questo è quello che l’Eni, ad esempio, su iniziativa dell’amministratore delegato Paolo Scaroni, dichiara di fare ogni anno.

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