Crollano Bergamo, Lecco e Mantova - In ascesa Sondrio, Brescia, Lodi e Milano, dice Il sole 24 Ore
A penalizzare la Lombardia, sul fronte ambientale, sono gli indicatori relativi alla qualità dell'aria, ben al di sotto della media nazionale. Il rapporto Ecosistema urbano 2009, pubblicato il 13 ottobre sul Sole 24 Ore del Lunedì, restituisce la fotografia di una regione a due velocità, con province che scendono in classifica (Bergamo, Lecco, Mantova, Pavia) e altre che salgono (soprattutto Sondrio, Brescia e Lodi). Risultati che, nonostante si mantengano sopra al dato italiano, allontanano le città lombarde dalla top ten, dove l'anno scorso si erano posizionati, invece, tre centri su undici. A perdere il maggior numero di posizioni è la città di Bergamo (si veda intervista a fianco) che scende dal secondo al ventesimo posto. Oltre ai dati sulla qualità dell'aria,ad incidere sulle performance sono i consumi elettrici: in questa graduatoria, Bergamo e Mantova si classificano rispettivamente al 93Úe al 94Ú posto su 103 comuni capoluogo di provincia. «Sul piano energetico comunale – afferma Carlo Saletta, assessore del Comune di Mantova per lo Sviluppo sostenibile – ci stiamo lavorando. Vicino alla città c'è un grande polo chimico e la città risente degli insediamenti industriali. L'obiettivo è ridurre i consumi e la soluzione sono le autorizzazioni integrate ambientali ».Bergamo scende anche nella classifica delle isole pedonali urbane. Dato che, però, secondo le amministrazioni locali può essere giustificato facilmente: oggi in Lombardia vengono preferite soluzioni diverse, come le zone a traffico limitato (Mantova è al secondo posto nel ranking delle ztl) o le Zone 30, a velocità limitata, di cui il rapporto non tiene conto.È l'intera regione, invece, a ottenere una performance negativa nel consumo idrico domestico: i consumi giornalieri procapite di acqua potabile sono in quasi tutte le città superiori alla media nazionale (pari a 192 litri per abitante), in particolare a Bergamo, dove ogni giorno si consumano 247,2 litri per abitante. Anche gli indicatori relativi ai valori inquinanti (ozono, polveri sottili e biossido di azoto) segnano ovunque risultati poco soddisfacenti. «Normalmente una delle voci che ci permette di salire in queste classifiche – spiega l'assessore all'Ambiente della Provincia di Lecco, Marco Molgora – è la raccolta differenziata dei rifiuti. Sulla qualità dell'aria, però, sotto i 300 metri di altitudine, il problema della Lombardia è strutturale. Per fortuna ogni tanto i venti del lago compensano gli effetti della pianura». A penalizzare Lecco, che quest'anno è scesa di 14 posizioni, sono anche le politiche di mobilità urbana: la città, insieme a Como e Varese, si colloca oltre la metà della graduatoria nazionale per estensione di piste ciclabili e quantità di verde urbano fruibile. A registrare un salto di qualità, invece, è l'ecosistema di Sondrio, che guadagna 21 posizioni: «Sono giunti a maturazione i risultati di politiche di sistema – afferma l'assessore all'Ambiente.
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