mercoledì 8 ottobre 2008

Nelle bioenergie 300mila posti

Sono attualmente più di un milione i "colletti verdi" impiegati nella filiera produttiva dei biocarburanti, ma il mercato del lavoro in versione "bio" è destinato ad espandersi a 12 milioni di lavoratori entro il 2030, di cui quasi 300mila in Italia. Il business delle energie verdi secondo il rapporto delle Nazioni Unite, "Green Jobs: Towards Decent Work in a Sustainable, Low-Carbon World", avrà un impatto sostanziale sull'orizzonte professionale dei vari Paesi. La rivoluzione "verde" attraverserà numerose strade. Oltre alle bioenergie, nella fabbricazione- installazione e manutenzione di pannelli solari saranno impiegati, entro il 2030, circa 6,3 milioni di lavoratori (rispetto ai 170mila attuali). Due milioni, invece, saranno coinvolti nel settore dell'eolico (oggi 300mila). E poi c'è la strada dell'edilizia, del riciclaggio e lo sviluppo di veicoli ecologici: il rapporto spiega che investimenti per migliorare l'efficienza energetica degli edifici, potrebbero produrre tra i 2 ed i 3,5 milioni di posti di lavoro "verdi" nei soli Stati Uniti, con un potenziale molto più elevato nei Paesi in via di sviluppo; la gestione e il riciclaggio dei rifiuti attualmente occupa già 10 milioni di persone in Cina (spesso in condizioni terribili) e 500mila in Brasile.Riassumendo, progetti di investimenti per 630 miliardi di dollari si tradurrebbero, entro il 2030, in almeno 20 milioni di nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili a livello globale. Per esempio, in Germania le tecnologie ambientali negli ultimi anni sono quadruplicate e tra circa vent'anni raggiungeranno il 16% della produzione industriale totale, compreso il settore automobilistico. Negli Usa le "clean technologies" sono già al terzo posto per i venture capital, dopo l'informazione e le biotecnologie, mentre in Cina i green venture capital sono più che raddoppiati, raggiungendo negli ultimi anni il 19% del totale degli investimenti. (Dal Sole 24 Ore)

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