giovedì 30 ottobre 2008

Energie rinnovabili per la valorizzazione delle isole minori

Il protocollo d’intesa siglato nel mese di febbraio da Legambiente e Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori), per la protezione e lo sviluppo sostenibile, rappresentava un avanzato punto di incontro per affrontare in maniera innovativa le sfide ambientali e sociali che hanno di fronte le isole minori italiane. Il confronto riguardante l’energia delle piccole isole, sulla carta, era stato molto promettente, ma cosa è realmente cambiato dopo questo accordo?
Legambiente sostiene che nonostante il protocollo Dupim (documento unitario programmatico isole minori) sia stato siglato, nell’isola di Capri le amministrazioni comunali remano in direzione opposta. Nella regione Campania molti comuni isolani, tra cui Anacapri, stanno conducendo una battaglia contro i pannelli solari, mentre pensate che a Capri è ancora in funzione una inquinantissima centrale elettrica a gasolio!
L’ultimo Dupim ha dato la possibilità di ottenere finanziamenti per i Comuni isolani che avessero presentato progetti volti alla sostenibilità ambientale: pensate che nessuno dei due comuni dell’Isola di Capri ha presentato alcun progetto, perdendo così un’ottima occasione. In passato inoltre sono stati erogati fondi per finanziare opere – tuttora in progress – che avrebbero dovuto migliorare il profilo ambientale dell’isola: ma mentre a Capri da anni si cerca di partire con la costruzione di un’isola ecologica, nel comune gli stessi fondi vengono utilizzati per scopi diversi. (dal sito yeslife.it)

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