Dal Sole 24 Ore
«L'Europa non riuscirà ad affrontare preparata le sfide globali, se non coinvolgerà le sue regioni e le sue città. Parlo di sfide legate alla competitività, all'approvvigionamento energetico, al clima e ai trend demografici. Per vincerle occorre mobilizzare tutto il nostro potenziale di crescita ». La Commissaria Europea alle Politiche Regionali Danuta Hübner spiega così al Sole 24 Ore lo slogan «Regioni e città in un mondo di sfide » degli Open Days 2008, l'evento annuale dell'Europa regionale che si apre oggi a Bruxelles.I quattro temi portanti dell'edizione 2008 sono ricerca e innovazione, sviluppo sostenibile e cambio climatico, cooperazione regionale e futuro della politica di coesione. In tema di innovazione, l'accento sarà posto sulle persistenti disparità regionali in materia di ricerca e sviluppo: l'allarme europeo riguarda in particolare le 86 regioni (tra cui quelle del nostro Mezzogiorno) che hanno una performance innovativa inferiore alla media Ue. Quanto a clima e sviluppo sostenibile, la politica regionale ha stanziato 100 miliardi di euro per gli investimenti ambientali (programmazione 2007-2013) mentre sul tema della cooperazione territoriale – le regioni europee sono già impegnate in progetti di tipo transfrontaliero – si farà il punto sui programmi da realizzare entro il 2013.Infine il dibattito sul futuro della politica di coesione post-2013. «Nessuna regione dovrà essere lasciata fuori dalla politica di coesione – chiarisce la Commissaria Hübner –. È una politica che stimola la crescita e la competitività. Incanalando le regioni in un network europeo e facendole cooperare, fornisce loro la forza per affrontare con successo le sfide dell'economia globale. È pur vero che non può esistere una politica regionale adatta a tutte le regioni: ovviamente le priorità dovranno variare, a seconda dei territori. Ma non posso immaginare una politica di coesione limitata a un solo gruppo di regioni».Danuta Hübner presenterà oggi il Libro Verde sulla Coesione Territoriale, che intende fornire soluzioni per un maggior bilanciamento tra i differenti livelli di sviluppo regionale. Al Sole 24 Ore anticipa che: «Vi esporremo il risultato della nostra indagine sulla diversità dei "territori" europei. Vogliamo mostrare quanto sono importanti: le loro politiche sono essenziali per una risposta efficace di tutta l'Ue alla globalizzazione. La diversità territoriale in Europa va considerata come un potenziale, non come un handicap».Durante gli Open Days 2008 nelle singole regioni sono previsti 233 eventi, 22 dei quali in Italia, tra forum tavole rotonde e dibattiti. Per la Commissaria Europea Hübner «le regioni italiane presentano diversi punti di forza, quali il grande attivismo negli investimenti sull'efficienza energetica e sulle rinnovabili, la forte tradizione imprenditoriale e i buoni collegamenti tra il livello politico, quello aziendale e il mondo dell'università».
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