giovedì 23 ottobre 2008

L’Europa è pronta per la green revolution? E l’Italia?

L’Unione europea è consapevole che quello dei cambiamenti climatici è il più grande dramma a cui si sta andando incontro, a livello planetario, e che questa rappresenti quindi una delle maggiori sfide che si devono affrontare tutti insieme. Per questo l’UE cerca di muoversi compatta in un’unica direzione, e a dimostrazione di ciò l’approvazione del piano 20-20-20 su clima ed energia è un passo decisivo per contrastare i cambiamenti climatici. Il piano europeo prevede il raggiungimento del 20 per cento della produzione energetica da fonti rinnovabili, il miglioramento del 20 per cento dell’efficienza e un taglio del 20 per cento nelle emissioni di anidride carbonica: tutti traguardi da raggiungere entro la data del 2020. A questi obiettivi si vanno ad aggiungere la creazione di un mercato interno dell’energia che apporti benefici reali e tangibili ai privati e alle imprese, una migliore integrazione della politica energetica dell’UE con le altre politiche come l’agricoltura e il commercio, e l’intensificazione della collaborazione a livello nazionale. Questa è quindi la linea da seguire indicata dai paesi europei. Le proposte dell’UE, inoltre, sono in linea con l’impegno a promuovere la crescita economica e l’occupazione: ricerche ufficiali dimostrano che anticipando la rivoluzione energetica si creeranno anche nuove opportunità di lavoro sul fronte delle imprese e della ricerca. (dal sito yeslife.it)

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