martedì 10 febbraio 2009

Il turismo dà una mano allo sviluppo sostenibile

Lo sviluppo sostenibile passa anche attraverso il turismo. Il mercato dell’ospitalità e dei viaggi deve rappresentare uno strumento di crescita economia e sociale, sostengono fior di scienziati di tutto il mondo che si sono riuniti a discutere di questo tema a un convegno internazionale organizzato dall’IbimetCnr, a Montecatini terme. Monitoring and Management of Visitor Flows in Recreational and Protected Areas, questa il tema del convegno, è stata l’occasione per lanciare una serie di proposte sul monitoraggio e gestione dei flussi turistici nelle aree protette. Turismo sostenibile non vuol dire solo turismo "verde", in forte crescita nel nostro paese, ma molto di più: un progetto globale complessivo che va dalle politiche di gestione dei flussi turistici fino al rilancio e rispetto delle economie locali. All’avanguardia in questo scenario è il Trentino, unica provincia ad aver reso disponibile una banca dati in un arco temporale piuttosto ampio, dal 1982 ad oggi. Un monitoraggio che ha reso possibile analizzare il rapporto tra le presenze di turisti nel periodo invernale e l’andamento meteo degli ultimi 20 anni: comparando i dati di temperatura, profondità media della neve e flusso turistico si è notata una media tra le temperature massime della stagione e l’arrivo dei visitatori, nel senso che più l’aria è calda minore è l’afflusso turistico. Questo studio potrebbe servire, ad esempio, a pianificare le possibilità di crescita di alcune stazioni sciistiche. Se, come pare, nei mesi di marzo e aprile le temperature tendono a salire molto e la copertura nevosa a ridursi notevolmente, evidenziando una diminuzione degli sciatori. Il buon senso, è il messaggio ‘sostenibile’ dei ricercatori Ibimet, suggerirebbe cautela negli investimenti per nuove stazioni sciistiche intorno ai mille metri perché sarebbero a rischio di operatività, soprattutto nella seconda metà della stagione. (da Affari & Finanza)

Che cosa fanno i grandi gruppi petroliferi per l’ambiente. Questo è quello che l’Eni, ad esempio, su iniziativa dell’amministratore delegato Paolo Scaroni, dichiara di fare ogni anno.

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