mercoledì 18 febbraio 2009
Solare, stranieri alla carica
Una rincorsa faticosa che ha il sapore dello sprint. Dove la buona volontà del «sistema », pur con tutte le storture del passato (si veda il capitolo Cip6), inizia a dare i primi frutti. Sorpresa: l'Italia dell'energia solare, un mercato ancora acerbo ma in rapida crescita, sta diventando attraente per gli stranieri. E questo perché dopo il taglio di Germania e Spagna delle tariffe per l'incentivazione all'installazione degli impianti fotovoltaici, il nostro è diventato il Paese del Vecchio Continente che può contare sugli aiuti pubblici più elevati. Il solito "spreco"? Forse no.Un esempio su tutti: con il nuovo Conto Energia il gestore dei servizi elettrici eroga un contributo che per ogni chilowattora prodotto va da un minimo di 36 centesimi, nel caso di un impianto fotovoltaico non integrato di una struttura industriale, a un massimo di 49 cent per gli impianti residenziali. E nonostante gli effetti della crisi, si prevede che i tassi di sviluppo italiani della potenza installata saranno ancora a due cifre per i prossimi cinque anni, quando nel 2008 la crescita si è attestata al 150-170% passando dai 120,6 megawatt di fine 2007 ai 326,8 di ieri sera. (Dal Sole 24 Ore)
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