venerdì 6 febbraio 2009

Inizia una nuova era ecologica per le quattroruote

Dalla linea lanciata dalla Ue al 2012, fino all'elezione del presidente degli Usa Barack Obama di rivedere la decisione del ministero dell'Ambiente sui limiti nelle emissioni delle auto in California e in altri Stati Usa, per il settore automobilistico la prospettiva è quella di diventare nel giro di un decennio decisamente più verde. I primi giorni di governance del neoeletto presidente sembrano confermare la tendenza.Insomma, per riuscire a comprare vetture alimentate da un mix metano-idrogeno non passerà tanto tempo. Il regolamento Ue sulla Co2 fissa il livello medio di emissioni delle auto nuove a 130 g CO2/km a partire dal 2012, livello che dovrà scendere a 95 grammi entro il 2020. Si prevede inoltre e un periodo transitorio di tre anni per il rispetto dei limiti imposti a ciascuna casa automobilistica, sulla base del peso medio delle nuove autovetture (ad es. 122g/km per la Fiat contro i 133g/km per la Volkswagen) e gli obiettivi potranno essere raggiunti attraverso stadi intermedi. E per ogni grammo di CO2 in eccesso rispetto al limite medio consentito sono previste sanzioni economiche. Barack Obama ha chiesto all'Enviromental protection agency (ministero dell'Ambiente) di rivedere la propria decisione contraria a limiti nelle emissioni delle auto in California e in altri Stati Usa. L'obiettivo dichiarato è quello di avere entro il 2011 un primo standard obbligatorio per i consumi, per poi arrivare nel 2020 ad avere auto in grado di fare una media di circa 15 km con un litro. Oggi sul mercato sono già disponibili vetture ibride, già utilizzate ad esempio nel parco auto dei taxi di Roma e Milano, oltre a quelle elettriche (che però costano il 50% in più) in genere alimentate da ricarica nel garage di proprietà. Secondo il quadro di Ennio Rossi, ricercatore dell'Enea nel settore della mobilità sostenibile, la tecnologia dell'idrogeno con celle a combustibile non è ancora a punto e la strada oggi è quella di usare vetture tradizionali con motore a scoppio, che con piccole modi*che possono essere alimentate da un mix metano- idrogeno. Potrebbero essere pronte fra cinque, massimo sette anni e l'idrogeno arriverebbe dalla lavorazione del petrolio. La Fiat ha manifestato interesse, visto che punta sul metano, mentre la Bmw ha già realizzato prototipi. L'impiego di idrogeno prodotto da fonti verdi invece, secondo l'esperto sarà verosimile quando verranno abbandonate le fonti fossili. (Dal Sole 24 Ore)

Che cosa fanno i grandi gruppi petroliferi per l’ambiente. Questo è quello che l’Eni, ad esempio, su iniziativa dell’amministratore delegato Paolo Scaroni, dichiara di fare ogni anno.

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