Energie alternative. Parla il Ceo Nino Tronchetti Provera: il fondo chiuderà la raccolta il prossimo agosto
A un anno dalla partenza gli investitori hanno versato 160 milioni. Ambienta Sgr ha chiuso il primo esercizio a break even, ha completato il team e ha raggiunto una raccolta del fondo a 160 milioni di euro. A un anno dalla nascita del fondo di private equity, che investe nei settori delle energie rinnovabili, dell'efficienza energetica e dell'inquinamento, Nino Tronchetti Provera, amministratore delegato della Sgr, fa il punto della situazione. «La società ha concluso il suo primo anno a break even e consideriamo questo già un buon risultato. Inoltre in questo periodo abbiamo completato il team con due professionalità di qualità: Valeria Ceccarelli con 11 anni di esperienza nell'investment banking di Morgan Stanley e Claudio De Donato con esperienza di più di 12 anni nelle divisioni Oil&Gas e Chimica di Royal Dutch Shell Si è concluso il periodo di raccolta del fondo?Il fund raising si chiuderà il prossimo agosto. L'obiettivo è quello di raggiungere i 250 milioni. Attualmente siamo arrivati a 160 milioni e continuiamo a ricevere manifestazioni di interesse da parte di investitori italiani e stranieri. Fra i nostri investitori ha deciso di raddoppiare il proprio committment Inarcassa e probabilmente qualcun altro potrebbe seguire questo esempio.In controtendenza con l'atteggiamento degli investitori in questi ultimi mesi...Le aziende in cui investiamo hanno un andamento in controtendenza rispetto al contesto economico dell'ultimo anno. Abbiamo già investito in Italiana Pellets nel settore delle biomasse e in Icq Holding nel comparto delle energie rinnovabili. Le due aziende che controlliamo sonopassate da 53 a 87 dipendenti dal 2006 al 2008 ed è prevista un ulteriore crescita a 175 dipendenti in totale al 2010.Cosa la fa essere così ottimista sui comparti a cui guardate?L'ottimismo deriva dal fatto che è un settore in crescita. A questo aggiungiamo piani che vanno da quello di Obama, molto incentrato sugli incentivi al settore ambientale e ancor più in questa direzione vanno quello coreano e quello cinese. Questo ha inevitabilmente ricadute sul settore a livello internazionale. Sono quindi settori anche in grado di creare occupazione. Inoltre credo che possano esserci buone opportunità d'investimento a seguito della discesa dei prezzi. È un peccato però che l'Italia in questo ambito sia ancora ai blocchi di partenza anche se le aperture di lunedì ci fanno sentire ottimisti.Che dossier state esaminando?Abbiamo visto più di 500 dossier ad oggi e ne abbiamo analizzati 200. Stiamo guardando in particolare a società che operano nell'efficienza energetica, nei veicoli elettrici, nei rifiuti e nel reciclo e stiamo riaprendo il capitolo delle tecnologie per le rinnovabili.Non ci sono problemi con il mercato del debito per fare investimenti in questo momento?Il mercato del debito è più selettivo e più caro. Noi non basiamo le acquisizioni sul debito, ma sono piuttosto le nostre controllate che usano il project financing e in questo settore non manca la disponibilità delle banche a prendere in considerazione i progetti. (Dal Sole 24 Ore)
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