venerdì 13 marzo 2009

Mobilità sostenibile, strade intelligenti e motori elettrici così l´Italia riparte

L´innovazione resta sempre il grande elemento strategico per l´industria di ogni paese. Nei momenti di crisi come in quelli di crescita e sviluppo. E così investire su imprese che puntano all´eccellenza e alla qualità vuol dire credere nel futuro dell´imprenditoria. Quali sono allora i progetti con cui l´industria proverà a ripartire nel campo dell´ambiente e della mobilità? Quali le prossime sfide del made in Italy? I 22 progetti più interessanti (selezionati su 439 presentati) sono stati premiati e finanziati nell´ambito del programma "Industria 2015" e verranno realizzati nei prossimi anni da diversi consorzi, composti in tutto da 250 imprese e 100 centri di ricerca. Di questi progetti si parlerà a "ManiFutura Festival" che riunirà a Pisa dal 17 al 21 marzo il mondo dell´impresa, dell´università e delle politica per discutere il futuro dell´industria in tempo di crisi. La mobilità sostenibile è il tema fondamentale di questi progetti che vanno dal vaporetto ecologico ai treni flessibili, dal car sharing alla carrozza ferroviaria a due piani, dagli autobus urbani ibridi all´elettronica che gestisce il traffico. Proprio di questo si occupa il progetto "Easy Rider", primo classificato della lista e che coinvolge diversi centri di ricerca italiani di cui è capofila la Magneti Marelli (di cui fanno parte tra le altre il centro ricerche Fiat, Anas, ST Microelectronics e Art). Si tratta della realizzazione di un sistema per l´integrazione di infrastrutture stradali, veicoli e servizi per il miglioramento dell´infomobilità e della sicurezza stradale. La parte più interessante riguarda i segnali stradali intelligenti, in grado di trasmettere informazioni all´automobilista insieme al monitoraggio del profilo stradale da comunicare in tempo reale ai veicoli in transito.Ancora la mobilità urbana è al centro del progetto Piaggio con un veicolo a due ruote di nuova generazione, ecocompatibile e sicuro, basato comunque sul netto vantaggio che danno proprio le due ruote sulle quattro. Considerazioni rafforzate scientificamente da una serie di ricerche - la più recente delle quali effettuata a Parigi dalla ADEME-Agence de l´Environnement et de la Maîtrise de l´Energie su un percorso di 30 km tra la banlieue e il Musée d´Orsay in differenti condizioni di traffico. Risultato: con scooter e moto il tempo di viaggio si riduce del 50 per cento, fino al 65 per cento il risparmio di carburante, e fino al 75 per cento l´abbattimento delle emissioni di CO2. Ancora meglio si potrà fare con l´alimentazione ibrida (ovvero due motori, uno a benzina e l´altro elettrico) che il gruppo Piaggio sta già sperimentando sull´MP3.E tanto per rimanere nel campo dell´ibrido ecco l´altro progetto chiamato "Vision", il più curioso e affascinante. È firmato Fincantieri e prevede la realizzazione di un vaporetto ibrido per Venezia. Obiettivo? Naturalmente il rispetto dell´ambiente e il comfort dei passeggeri. Perché anche i vaporetti, come le automobili, in futuro dovranno essere costruiti per abbattere, fino ad eliminarle, le varie forme di inquinamento. E quindi anche in questo caso via con le motorizzazioni ibride, poi con l´energia solare e infine con l´idrogeno. Il tutto aspettando il 2015. (da Repubblica)

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