venerdì 20 marzo 2009

Shell: basta con le energie rinnovabili

Royal Dutch Shell annuncia che taglierà drasticamente gli investimenti relativi alle energie rinnovabili, come eolico e fotovoltaico per concentrarsi prinicipalmente su petrolio, gas e biocombustibili. Un decisione che ha scatenato la protesta di ambientalilsti e organizzazioni umanitarie. E' stato lo stesso presidente di Shell, Jeroen van der Veer a dichiarare: «Non credo che avranno possibiltà di sviluppo presso la nostra compagnia». La ragione? In parole semplici: costano troppo. Duro il commento del capo di Greenpeace: «Dopo aver per anni proclamato il loro impegno per una energia pulita, si tirano fuori da quelle tecnologie che andrebbero accresciute se voglamo veramente dare un taglio alle emissioni». Per non dire della volontà di incrementare lo sviluppo del biocombustibile. Dall'ultimo rapporto Fao: «Deforestazione, dovuta ad un mutamento della destinazione d'uso dei terreni, ricaduta sulla situazione dell'acqua, diminuzione della biodiversità sono tutti fenomeni che incidono negativamente sull'ambiente e riconducibili allo slittamento produttivo verso i biocombustibili.Quanto l'incremento della domanda di materie prime come zucchero, mais ecc., necessarie alla produzione di biocarburanti liquidi, causando il rialzo dei prezzi dei generi alimentari rappresenta nel breve periodo una seria minaccia alla sicurezza alimentare per le fasce più bisognose della popolazione mondiale». (Da Il Riformista)

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