martedì 10 marzo 2009

Emilia Romagna, 15 milioni per ampliare il parco solare

Pannelli fotovoltaici nelle discariche per produrre energia pulita. È una delle novità inserite in un bando di prossima pubblicazione voluto dalla Regione per ampliare il proprio "parco solare", che già oggi con oltre 30 megawatt di potenza pone l´Emilia-Romagna al terzo posto in Italia, con una quota di fotovoltaico che in poco più di un anno ha visto triplicare il numero degli impianti installati.L´idea è contenuta in un pacchetto di iniziative più ampio che può contare su un finanziamento di 15 milioni di euro cui potranno accedere ospedali, scuole, Comuni e Province per interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici. «Particolare attenzione verrà riservata ai pannelli solari e al fotovoltaico - spiega l´assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli - per installazioni di pannelli sia sui tetti che su superfici più ampie come le discariche. La logica è che anche in questo caso l´intervento verrà messo in atto da società o enti pubblici che potranno così utilizzare terreni già impegnati per produrre energia pulita». È quel piano straordinario per l´energia solare ricordato recentemente dal presidente Errani cui si aggiungono altri interventi, per investimenti totali di 300 milioni in tre anni, tra cui «finanziamenti per aree ecologiche attrezzate all´interno di aree industriali già esistenti o ancora da realizzare - spiega ancora Campagnoli - e altri 15 milioni per il sostegno all´innovazione energetica nelle imprese, per cui sono stati presentati circa 150 progetti attualmente allo studio della Regione». Ma se il pubblico si muove il privato non è da meno. Gli impianti fotovoltaici realizzati grazie al "Conto energia" sono passati dai 934 di fine 2007 per una potenza di 7,2 MW ai 2.903 attualmente in esercizio, per la metà di piccole dimensioni, con una potenza complessiva di oltre 30 MW. Altro segnale il raddoppio delle richieste di detrazioni fiscali del 55%. (da Repubblica)

L’energia responsabile secondo Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni

Nessun commento: