Il colosso tedesco Siemens guarda all'Italia per lo sviluppo dell'energia solare:ieri è stata ufficializzato l'ingresso nel capitale, con il 28%, nella società umbra Archimede Solar Energy del gruppo Angelantoni.La tecnologia che sarà sviluppata è quella dell'Enea: energia solare termodinamica a sali fusi. Un mercato che si prospetta molto promettente: entro il 2015, secondo le stime di Siemens, il mercato delle centrali solari termodinamiche avrà una crescita a due cifre anno su anno per un valore di 10 miliardi di euro. «L'ingresso nel capitaledi ASEè un passo importante nella nostra strategia di sviluppo», ha detto Renè Umlauft, ceo mondiale della divisione energie rinnovabili della società tedesca. L'azienda umbra, ha spiegato il presidente, Gianluigi Angelantoni, ha in programma la costruzione di uno stabilimento che entrerà in funzione nel 2010 per la produzione di tubi solari. Il gruppo Angelantoni Industrie oggi ha 8 unità produttive, tra Italia ed estero, con 750 dipendenti e un fatturato di 130 milioni di euro. Siemens è presente in 190 Paesi, ha un fatturato di 77,3 miliardi e 471mila dipendenti.L'intesa è stata presentata nella sede dell'Enea: «L'obiettivo è ridurre i costi di produzione di questa tecnologia, per renderla più competitiva rispetto agli idrocarburi», ha spiegato il presidente, Luigi Paganetto. L'Enea ha concesso a fine 2007 alla società Archimede Solar Energy, una licenza (non esclusiva ed onerosa) in Italia e all'estero, per utilizzare il know how della tecnologia sul solare termodinamico. C'è molto interesse, ha detto Paganetto, sia in Italia che all'estero, dalla Cina, all'India alla sponda nord del Mediterraneo. Confindustria Lazio sta lavorando per realizzare un impianto a Latina. (Il Sole 24 Ore)
Che cosa fanno i grandi gruppi petroliferi per l’ambiente. Questo è quello che l’Eni, su iniziativa dell’amministratore delegato Paolo Scaroni, dichiara di fare ogni anno.
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