«La notte è ancora lunga, ma non dobbiamo perdere la fiducia e la speranza». Ferruccio Dardanello, dalla tolda di Unioncamere, tasta il polso dell’economia piemontese. Gli ultimi dati congiunturali sono pesanti: la produzione manifatturiera nel quarto trimestre 2008 è crollata del 12,4%, portando la variazione complessiva annuale al -3,6%. E l’avvio del 2009 non ha modificato la tendenza. A patire di più sono il settore dell’automotive, il tessile, cala anche se meno degli altri l’agroalimentare. Un indicatore significativo è quello della trasportistica: -30% in un anno, cioè un terzo delle merci prodotte che non ha viaggiato. E per contro tiene, anzi cresce la logistica, segno che le produzioni non vendute vengono immagazzinate.«Non possiamo fermarci, non sappiamo quando finirà questa crisi, ma dobbiamo muoverci» ripete Dardanello. Serve dare un’iniezione di fiducia, terapia che tradotta in pratica vuol dire sostenere le aziende negli investimenti in un momento in cui crisi significa anche stretta creditizia. E le Camere di commercio piemontesi un primo passo lo hanno fatto: 10 milioni di euro in progetti e misure a supporto delle piccole e medie imprese.«Non basta a risolvere i problemi, ma speriamo sia sufficiente a generare una spinta, un po’ di nuovo entusiasmo - chiosa il presidente di Unioncamere che fa due conti - 10 milioni di euro a rafforzare i Consorzi fidi possono generare una disponibilità di 200-250 milioni a disposizione delle imprese e del territorio».Ma come verranno spesi questi soldi? In gran parte le Camere di commercio hanno puntato al rafforzamento del sistema dei confidi. Ma non solo. La Camera di commercio di Cuneo ha destinato 2 milioni di euro di contributi in conto interesse alle piccole e medie imprese del cuneese e altri 2 milioni in conto capitale alle imprese che finanziano i propri investimenti con mutui assicurati dalle cooperative di garanzia. Punta invece sugli investimenti per l’innovazione Novara: l’ente ha stanziato 670 mila euro a fondo perduto per sostenere investimenti di sviluppo eco-sostenibile; ci sono poi altri 150 mila euro per facilitare l’accesso al credito. Sulla stessa strada si sono mosse Vercelli (300 mila euro, in collaborazione con gli enti locali), Biella ed Alessandria. Biella inoltre è da tempo impegnata nella battaglia a difesa del made in Italy in particolare del settore tessile. (Da La Stampa)
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