L'Unione europea «deve supportare l'industria elettrica europea nel suo sforzo per ridurre le emissioni inquinanti: noi siamo pronti a fare la nostra parte». È l'appello lanciato dall'amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti a Bruxelles ai margini dell'incontro con i top manager delle più importanti aziende elettriche europee, alla vigilia del vertice europeo che si aprirà oggi a Bruxelles. L'impegno preso dalle aziende europee del settore, associate in Eurolectric, e sottoscritto da 61 amministratori delegati (tra i quali anche Giovanni Milani per Eni Power), è di non emettere più CO2 entro il 2050 con l'energia da loro prodotta,ricorrendo alle rinnovabili, al nucleare e al cosiddetto "carbone pulito". La dichiarazione sottolinea che, «per sostituire i vecchi impianti, sviluppare la rete elettrica, soddisfare la domanda del mercato in crescita e rispettare gli obiettivi ambientali, il settore dovrà investire 1.800 miliardi di euro entro il 2030». Per raggiungere l'obiettivo le imprese comunitarie dell'elettricità chiedono però a Bruxelles e ai Governi Ue di fissare regole non distorsive del mercato e di sostenere in par-ticolare, la ricerca e lo sviluppo di impianti per la cattura e il sequestro del CO2. Proprio il progetto sperimentale di questo tipo a Porto Tolle dell'Enel figura, con fondi attribuiti per 100 milioni, nella lista dei progetti finanziabili con un pacchetto di 5 miliardi per il rilancio dell'economia, oggi all'esame dei capi di Stato e di Governo europei.Conti ha sottolineato l'importanza del contributo europeo per il progetto in provincia di Rovigo, che ha già ottenuto in via libera dalla regione Veneto e ora attende il visto governativo. «Si tratta di uno degli impianti prototipo di cui tutti beneficeranno – ha spiegato Conti –. I costi sono molto elevati e per questo credo sia corretto che ci siano finanziamenti da parte dell'Ue. Renderebbero tutto più rapido e ci incentiverebbero ad andare avanti ». Per quanto riguarda la funzione delle tariffe elettriche nello stimolare la ripresa economica l'a.d.di Enel ha indicato che l'opinione pubblica esagera nel valutare l'incidenza delle bollette dell'elettricità sul bilancio familiare: «Si tratta di una quota modesta, ogni giorno una famiglia media italiana spende un euro al giorno». Conti ha infine ribattuto alle dichiarazione dell'ad di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini, in merito a un possibile rischio di " colonizzazione"a seguito dell'accordo tra l'Enel e la francese Edf sul nucleare in Italia. «Nel nucleare c'è spazio per tutti. – ha replicato Conti – Mi sembra esagerato sostenere questa posizione». (Da Il sole 24 Ore)
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